Sirene estere e nostrane per quattro giocatori del Torino: trattenerli o cederli?
Cairo vorrebbe non cedere più di un pezzo pregiato a stagione e lunedì a margine della visita al cantiere del Filadelfia ribadendo che si terrà stretto mister Ventura ha promesso nuovi investimenti: “Nel nostro progetto c’è Ventura, in questi cinque anni il suo lavoro è stato eccezionale ed io continuerò con gli investimenti per allestire una squadra ambiziosa e magari farò uno sforzo in più”. Premesso questo, però, non si può non tenere conto che ci sono sirene, anche molto allettanti, per Maksimovic, Glik, Peres e Zappacosta e si sa che trattenere giocatori che hanno mercato non è cosa facile e i contratti non in scadenza non bastano a garantire che un calciatore resti.
Maksimovic interessa al Manchester City, al Manchester United e al Napoli; Glik piace al Leicester, al Newcastle e al Tottenham, ma voci lo hanno accostato anche al Milan; Peres stuzzica Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Roma, Milan e Inter; Zappacosta è entrato nelle mire del Brighton & Hove Albion. Alcuni sono club prestigiosi e molto danarosi altri un po’ meno, però, tutti possono offrire ai giocatori contratti superiori a quelli attuali con il Torino, semmai il problema è trattare con Cairo per le società che non hanno budget illimitati o quasi.
Per rinforzare la squadra il primo passo sarebbe trattenere i giocatori migliori e il secondo prenderne di nuovi, ma esiste anche la strada del cedere chi ha offerte molto allettanti e che magari già in passato si è lasciato convincere a restare in granata con la promessa o la speranza di cambiare aria nel prossimo futuro. Guadagnando il massimo possibile anche da più di una cessione si può poi investire in giocatori che non siano solo di prospettiva, ma che siano già pronti per far fare alla squadra il salto di qualità in modo da poter puntare con decisione a traguardi ambizioni e non limitarsi a raggiungere la parte sinistra della classifica. Questo sarebbe in linea con le parole del presidente Cairo che ha promesso di fare uno sforzo in più. Purché lo sforzo in più sia reale e non solo una promessa, come accadde a gennaio quando Cairo disse che per rafforzare la squadra sarebbero stati presi un attaccante e un centrocampista, ma alla fine arrivò il solo Immobile.