Si parla poco del centrocampo ma è anche lì che servono rinforzi al Torino

Il rinnovo di Baselli, Benassi che arriva da una stagione fra luci e ombre, i giovani Lukic e Gustafson che devono fare esperienza, Obi sempre alle prese con problemi fisici: sono tante le criticità.
10.06.2017 11:05 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Si parla poco del centrocampo ma è anche lì che servono rinforzi al Torino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il centrocampo è il reparto che dà equilibrio a tutta la squadra e nella stagione da poco conclusa uno dei difetti del Torino è stato proprio questo, che forse può essere passato un po’ in secondo piano perché l’attenzione generale si è focalizzata sui tanti gol subiti e quindi si è concentrata sulla difesa, ma i sessantasei gol incassati sono anche derivati da un equilibrio che parecchie volte non è stato trovato in campo. Rinforzare di conseguenza il centrocampo, oltre che la difesa, dovrebbe essere una delle priorità di questo mercato, ma al momento di voci di possibili acquisti di giocatori che ricoprono i ruoli in mediana non ce ne sono molte. Magari il Torino sta lavorando in tal senso sottotraccia, ma potrebbe anche essere che per la società granata questo non sia il primo dei pensieri.

Analizzando le prestazioni dei centrocampisti, nessuno, per un motivo o per un altro ha brillato nel campionato scorso. Baselli ha concluso la stagione con un crescendo divenendo uomo indispensabile, ma all’inizio ha faticato e non poco e tutti si ricorderanno le pubbliche tirate d’orecchie di mister Mihajlovic nei suoi confronti. La reazione del ragazzo è stata positiva e quindi su di lui si può contare anche per il futuro, ma ora c’è il rinnovo del contratto in discussione, però, di questo se ne parlerà nel prossimo paragrafo di quest’articolo. Benassi ha alternato prestazioni positive ad altre meno e nella parte finale della stagione ha giocato pochissimo, l’ultima partita intera, infatti, l’ha disputata con la Lazio il tredici marzo poi solo tre apparizioni con Crotone (9 minuti), Juventus (31’) e Napoli (38’) per un totale di settantotto minuti. E’ vero che in precedenza, a parte aver saltato la gara con il Palermo perché fermato dal giudice sportivo, aveva sempre giocato, ma le così poche presenze nelle ultime dieci giornate, pur tenuto conto del problema al polpaccio che gli ha fatto saltare la convocazione in occasione dei match con Chievo e Sampdoria, sono un dato di fatto come lo è il complessivo minutaggio che ammonta a 2132 minuti impreziositi da cinque gol, sedici occasioni per segnare, sette assist e ventiquattro tiri totali. Adesso Benassi è impegnato con l’Under 21 per l’Europeo di categoria in Polonia, si vedrà quali saranno le sue prestazioni e si capirà meglio qual è la sua condizione anche in ottica futura nel Torino. Valdifiori anche lui ha avuto qualche alto e basso e poi il problema al piede l’ha molto condizionato da metà febbraio in poi facendogli fare molta panchina e poi quando Mihajlovic è passato dal 4-3-3 al 4-2-3-1 la possibilità per lui di trovare spazio nell’undici titolare è precipitata quasi a zero solo nell’ultima partita con il Sassuolo è tornato in campo dal primo minuto. Acquah, a differenza di Benassi e Valdifiori, è ritornato alla ribalta nell’ultima parte del campionato, fino a metà marzo è stato impiegato poco, un po’ di più proprio agli inizi per poi sparire dai radar nella parte centrale, complice anche l’assenza giustificata per la Coppa D’africa a gennaio. E per lui il passaggio al nuovo modulo è stato un bene perché era la spalla ideale per Baselli. Obi potenzialmente è un buon giocatore, ma i continui problemi muscolari che lo affliggono lo rendono per la maggior parte del tempo indisponibile o comunque lo relegano in panchina non permettendogli di contribuire alla causa. Per Lukic e Gustafson un discorso comune dettato dalla giovane età e dal fatto che nella passata stagione era la prima volta che si confrontavano con il campionato italiano, per loro che ogni tanto sono stati utilizzati, più Lukic di Gustafson, è emerso come si sospettava che hanno bisogno di trovare una squadra che gli permetta di giocare con continuità in modo da capire se per il futuro saranno idonei al Torino. Con un quadro così è evidente che servano importanti rinforzi a centrocampo, soprattutto se l’Europa League è un concreto obiettivo.

Tornando a Baselli, la società granata sta trattando con il suo entourage il rinnovo del contratto che scadrà nel 2019. Oggi il centrocampista percepisce circa 500 mila euro e un adeguamento sostanzioso è in corso di trattativa così come la durata del contratto e una clausola rescissoria. Le parti sono distanti e ci vorrà del tempo per trovare un accordo che accontenti tutti, ma la permanenza del giocatore in granata non è in discussione, solo un’offerta super, di quelle alle quali non si può dire di no, potrebbe avviare la trattativa per la sua cessione.
Tenendo conto che Mihajlovic vorrebbe proseguire con un sistema di gioco che prevede Adem Ljajic in posizione centrale dietro la o le due punte serve che i centrocampisti abbiano caratteristiche ben precise e siano di qualità indiscutibile. E’ vero che qualche cosa cambia se in attacco c’è Belotti oppure no, in caso di un suo addio, ma comunque gli uomini che devono costituire la mediana sono fondamentali e trovarne di adatti è indispensabile per dare equilibrio alla squadra, trascurare questo reparto potrebbe compromettere tutto, quindi, si attendono buoni colpi di mercato per la mediana.