Sì agli acquisti di El Kaddouri e Benassi però senza svenarsi

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Il rapporto-qualità prezzo sta alla base di qualunque acquisto sensato, così come accontentare il proprio allenatore va bene, ma ha anche dei limiti. Ventura vuole che El Kaddouri e Benassi restino in granata e sono avviate trattative con il Napoli per il belga-marocchino, che da due stagioni è in prestito al club granata, e con l’Inter per la comproprietà di Benassi, arrivato al Torino la scorsa estate e che rientra negli accordi della cessione di D’Ambrosio all’Inter, avvenuta nel gennaio 2014.

Le mezze ali sono fondamentali nell’economia del gioco di Ventura, ecco perché il mister vuole giocatori che in quel ruolo eseguano i suoi dettami. Per carattere e caratteristiche tecniche sia El Kaddouri sia Benassi soddisfano in buona parte le esigenze dell’allenatore granata, entrambi sono cresciuti ed hanno margini di ulteriore miglioramento, anche se obiettivamente presentano lacune che non possono essere sottovalutate. El Kaddouri ha come difetto l’essere discontinuo sia nell’arco della singola partita sia della stagione, quindi è il classico giocatore che può fare di più e a quasi venticinque anni (è nato il 21 agosto 1990) questa sembra una lacuna che potrebbe accompagnarlo per tutta la vita calcistica poiché non è stata ancora debellata. Benassi non ha ancora acquisito la maturità per dominare tutte le situazioni e alcuni errori come la palla persa nel derby d’andata e certi cartellini gialli rimediati per falli evitabilissimi, su tutti i due presi contro lo Zenit San Pietroburgo, lo rendono acerbo e a questo si aggiunge che perde ancora qualche pallone di troppo in mezzo al campo. L’età però è dalla parte di Marco, si avvia ai ventuno (8 settembre), e questo gli dà la possibilità di superare l’irruenza e calibrare, meglio i passaggi e leggere con maggiore prontezza le situazioni in campo individuando le soluzioni di gioco ottimali da effettuare.

Per il cartellino di El Kaddouri la scorsa estate tra Napoli e Torino era stata fissata la cifra di 4,7 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo da parte del club granata ai quali vanno aggiunti il costo di 1-1,2 per il prestito oneroso dell’ultima stagione e di circa 500-700 mila euro per quella precedente, in totale il giocatore potrebbe costare al Torino quasi 6 milioni di euro. La cifra è alta rapportata ai parametri in vigore al Torino, con gli stessi soldi, o anche spendendo un po’ meno, si ottengono calciatori su per giù con le medesime caratteristiche tecniche, con la stessa qualità e che danno maggiori garanzie dal punto di vista della continuità. La metà del cartellino di Benassi era stata valutata 1 milione di euro e adesso l’Inter per cederlo definitivamente ne vuole altri 4, per un totale di 5. Anche in questo caso il costo è decisamente elevato. Nel mirino del Torino ci sono Ekdal e Avelar, che costerebbero meno, 2,2-2,4 il brasiliano e 4-4,3 lo svedese, garantendo una qualità non inferiore. La trattativa per Avelar con il Cagliari oltretutto sembra già quasi conclusa. Volendo spendere di più, ma non sono propriamente delle mezze ali, Valdifiori e Cigarini potrebbero essere presi per circa 5 milioni l’uno. Tenendo conto che in organico il Torino ha Gazzi, Vives e l’infortunato Farnerud con 6-7,5 milioni e un giovane da far crescere risolverebbe metà questione centrocampo, l’altra riguarda gli esterni, però prima di risolverla bisogna vedere se oltre a Darmian andrà via anche Peres. I ragionamenti sugli esterni cambierebbero molto se rimanessero i soli Molinaro e Silva, con quest’ultimo finora un po’ utilizzato da difensore centrale di sinistra come riserva di Moretti e un po’ come sostituto-alternativa a Molinaro sulla fascia.