Sgrigna: "Noi lavoriamo per fare il bene del Torino"
Il verdetto su quanto vale il Torino lo emetterà il campo. Per il tipo di gioco gli esterni sono pochi. Le rivelazioni della stagione: Stevanovic, Sansone e Verdi. Massima fiducia nei compagni coinvolti nelle vicende giudiziarie.
Domani l’amichevole con il Novara, l’avversario è di buon livello e di giorno in giorno l’inizio del campionato si avvicina. Cosa vi aspettate da questa partita?
“Di migliorare che è poi quello per cui stiamo lavorando. Avevamo già nell’amichevole con la Lazio fatto vedere che eravamo in una discreta condizione. Condizione che a questo punto non può essere massimale, ma che comunque è buona. Con la Lazio avevamo fatto vedere delle cose positive e quindi dalla partita di domani ci aspettiamo, su quella falsa riga, degli ulteriori passi avanti”.
A questo punto del ritiro in attacco si sono formate delle coppie?
“No, cambiano. Il mister ci sta alternando, ma questo non è un problema per nessuno di noi perché tutti sappiamo quello che dobbiamo fare e proviamo a metterlo in pratica al meglio”.
Un po’ come l’anno scorso di questi tempi ci sono problemi sulle fasce, dall’interno come vivete questa situazione?
“Sicuramente qualche giocatore in questo ruolo andrà preso e la società sta cercando di farlo. Finora il ritiro è andato bene e il lavoro sta procedendo senza che siano sorte particolari problematiche. Per fortuna ci sono stati pochi infortuni, solo qualche risentimento muscolare, ma forse in campionato con soli tre giocatori, poiché in questo momento Mario (Santana, ndr) non sta benissimo, sono un po’ pochi per il tipo di gioco che facciamo”.
Discorso simile vale anche per l’attacco, forse servono rinforzi?
“Il mister e il presidente possono stabilire queste cose, loro decidono se acquistare o vendere qualcuno, non è una domanda alla quale io posso rispondere”.
Come state vivendo tutte queste notizie che arrivano dalle sedi giudiziarie?
“Noi siamo tranquilli perché fino a prova contraria per i nostri compagni c’è la possibilità di essere prosciolti, noi siamo con loro e abbiamo fiducia in loro”.
Dal punto di vista psicologico non deve essere facile per i vostri compagni.
“Sicuramente non è facile, però sono bravi perché ci fanno notare il meno possibile sia in campo sia fuori le loro difficoltà”.
Come pensate di star loro vicino?
“Giornalmente cerchiamo di dar loro affetto, amicizia e aiuto sia in campo sia fuori. Noi abbiamo tanta fiducia in loro, com’è giusto che sia”.
In generale quella che sta venendo fuori è un’immagine non bella del calcio, ma questo mondo è così “malato” a tal punto da essere arrivati al di là di qualunque immaginazione?
“L’immagine era già poco bella prima e sta peggiorando di giorno in giorno perché escono sempre cose nuove, questo è il vero problema. Il calcio non trova giovamento da queste vicende e questa è la cosa più brutta. Spero che non siamo arrivati a un punto che va oltre a quello che è possibile immaginare, è indubbio che ci siano dei problemi, ma è difficile rispondere per chi come me la vive dall’interno di questo mondo. Dispiace perché sicuramente c’è tanta gente che non ha fatto nulla ed è innocente, spero che al più presto si possa tirare una riga e ripartire da capo dimostrando che il calcio italiano ha ancora molto da dire”.
Avete mai pensato che a causa di tutte queste vicende possa esserci uno slittamento nell’inizio del campionato?
“Non lo so, non ci abbiamo mai pensato. Noi lavoriamo per partire il 26 agosto, anzi prima il 18 per la Coppa Italia. Non pensiamo se i calendari possano slittare o no”.
A che punto della preparazione siete proprio in vista della Coppa Italia e dell’inizio del campionato?
“Mancano ancora quindici giorni perciò stare bene adesso sarebbe un po’ deleterio, dobbiamo essere pronti per quando giocheremo le prime partite ufficiali della stagione. Per quelle date non staremo ancora al massimo, ma sicuramente in ottime condizioni”.
Lei dal punto di vista atletico come sta, domanda quasi d’obbligo poiché qualche suo compagno fisicamente qualche problema lo ha?
“Facciamo le corna (ride, ndr), ma per adesso sto bene”.
Quali aspettative si possono avere per questa stagione, fra i tifosi un po’ di scetticismo c’è per la campagna acquisti?
“Mi ricordo che anche l’anno scorso a quest’epoca c’era qualche mugugno, poi abbiamo disputato un ottimo campionato e in serie A ci siamo arrivati. Quest’anno si riparte con dello scetticismo, ma non penso sia giusto perché i giudizi dovranno arrivare dal campo, non dai tribunali, dai giornali o da altri. Noi lavoriamo per dare il massimo e fare il bene del Torino e questo è il punto principale per noi giocatori e per lo staff tecnico e tutti quelli che ci girano intorno”.
E per quel che riguarda le sue aspettative personali?
“Io darò il massimo per farmi trovare pronto per quando il mister me lo chiederà. Starà a me far si che l’opportunità di giocare in serie A diventi una chance importante”.
Come ha visto i due nuovi arrivati Caceres e Rodriguez?
“Non li abbiamo visti per niente perché si allenano a parte poiché sono un po’ indietro con la preparazione, ma sicuramente ci daranno una mano come tutti quelli che arriveranno così come l’hanno fatto quelli che sono arrivati in passato”.
Ma si sono inseriti nel gruppo?
“Sì sì, il gruppo è sulla falsa riga di quello dell’anno scorso per cui è unito e compatto e spero che faccia cose importanti quest’anno”.
Chi potrà essere la rivelazione di questa stagione? E’ ammessa anche l’auto-candidatura.
“No per carità (ride, ndr), sicuramente spero di fare bene, ma, secondo me, Stevanovic e Sansone potranno essere delle rivelazioni, anche Verdi è giovane, però ha delle grosse qualità per emergere”.