Senza Immobile e Glik con l’Inter il Torino ha comunque tanto da dimostrare

I ventidue punti in meno del Torino fanno pensare a una sconfitta annunciata con l’Inter, questo non deve far gettare la spugna ai granata, bensì spingerli a non avere rammarichi a fine gara.
29.03.2016 11:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Senza Immobile e Glik con l’Inter il Torino ha comunque tanto da dimostrare
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Otto giornate per il futuro del Torino sono un periodo consistente, soprattutto se ben utilizzato dalla società per effettuare le opportune valutazioni che devono andare oltre il solo prendere in considerazione il bilancio - che comunque va tenuto, come sta accadendo, senza finire in rosso - tanto più che il calendario alterna partite dal differente coefficiente di difficoltà sul piano del gioco e su quello delle motivazioni, anche degli avversari. Partendo dal presupposto che gli attuali trentatré punti della squadra di Ventura non sono in assoluto un granché di bottino, ma sufficienti, in proporzione ai punti di chi si trova più in basso in classifica, per far sì che i granata non s’infilino nelle sabbie mobili della lotta per la salvezza, salvo clamorose e ingiustificate sconfitte a ripetizione.

Detto questo, nella prima delle otto partite l’avversario è l’Inter e il Torino dovrà fare a meno d’Immobile e di Glik, l’uno infortunato e l’altro squalificato. Non avere a disposizione questi due giocatori è penalizzante, però ha anche una sua utilità perché non solo si potranno testare i sostituti, Jansson e Maxi Lopez, ma tutta la squadra che dovrà sfoderare una prestazione di spessore per tenere testa all’Inter, che ha sempre come obiettivo il terzo posto. E’ evidente che non basterà che Jansson e Maxi Lopez disputino una grande partita sfruttando appieno quest’occasione regalata loro dal destino, se il resto dei compagni non farà altrettanto la sconfitta è garantita.

Al Torino non si chiede la vittoria, se arrivasse ovviamente sarebbe più che gradita, ma di non commettere quegli errori che si sono visti troppe volte in questa stagione: lasciare un tempo agli avversari, non marcare a dovere chi ha la palla lasciandogli lo spazio per arrivare al tiro in porta, sbagliare le conclusioni indirizzandole fuori dallo specchio della porta, effettuare cross troppo lungi o troppo corti, non calibrare bene i passaggi finendo per recapitare la palla agli avversari, impostare la partita in modo meno difensivistico tenendo il baricentro un po’ più avanzato in modo da essere più aggressivi. Tutti questi appunti sono stati mossi molte volte a Ventura e ai giocatori, ormai è diventato un ritornello noioso, ma inevitabile perché in campo si vedono perpetuare questi errori, ai diretti interessati dà fastidio che siano sottolineati e allora cerchino almeno di ridurli.

L’Inter in questa stagione qualche partita l’ha sbagliata, fare affidamento su questo non ha molto senso, però, se il Torino non ci metterà il massimo impegno l’avversario potrà anche giocare male, ma alla fine avendo un’oggettiva qualità superiore, dimostrata anche dai ventidue punti in più in classifica, ha buone probabilità di portare a casa qualche cosa. Un Torino che giocherà su alti livelli, invece, sarà lui a mettersi nella migliore condizione per ottenere punti, uno o tre dipenderà da molti fattori, provarci comunque per non avere rammarichi alla fine della partita e per guardare al futuro con maggiore serenità poiché la squadra si è ricompattata e ha smesso d’incappare sempre negli stessi errori.