Sarà la Procura federale a decidere su Padova-Torino

Il giudice sportivo ha trasmesso gli atti alla Procura federale che indagherà sulle cause dei black out allo stadio Euganeo. Il resposo finale sarà l'archiviazione con vittoria per uno a zero del Padova o il tre a zero a tavolino per i granata.
22.12.2011 11:57 di  Elena Rossin   vedi letture
Sarà la Procura federale a decidere su Padova-Torino
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Claudio Sottile

Il giudice sportivo della Lega calcio di serie B, Valente, ha passato la patata bollente sulla regolarità della partita interrotta dei black out, avvenuti il tre dicembre nel secondo tempo di Padova-Torino e ripresa il quattordici per giocare i rimanenti quattordici minuti e dieci secondi più recupero, al procuratore Federale Stefano Palazzi, già alle prese con la vicenda del calcioscommesse, che indagherà sui fatti avvenuti. La trasmissione degli atti alla Procura federale è ineccepibile, in quanto questo organo ha gli strumenti idonei ad accertare se l’interruzione dell’erogazione della corrente elettrica sia imputabile, anche solo oggettivamente, o meno al Padova e di conseguenza arrivare alla decisione o meno di omologare definitivamente il risultato di uno a zero in favore del Padova o di assegnare lo zero a tre a tavolino al Torino.

Per arrivare a scrivere la parola fine su questa vicenda ci vorrà ancora un po’ di tempo, perché gli investigatori della Federcalcio dovranno andare a Padova per acquisire tutto il materiale relativo ai fatti ed accertare lo stato dell’impianto di illuminazione dello stadio Euganeo. Gli 007 federali dovrebbero recarsi in Veneto all’inizio del nuovo anno e, una volta effettuati i sopralluoghi necessari, stilare un rapporto che finirà prima sul tavolo di Palazzi e poi su quello di Valente. Gli investigatori dovranno accertare: le cause dell’erogazione ad intermittenza della luce e se l’impianto di illuminazione dello stadio Euganeo è conforme a quanto prescritto dalla normativa di Lega. Inrteressante sarà conoscere cosa emergerà dagli accertamenti degli 007 sul perché il generatore d’emergenza, che deve esserci ed erogare senza interruzione i due terzi dei valori di illuminazione prescritti, non è entrato in funzione.


Qualcuno potrà pensare che se l’impianto di illuminazione dell’Euganeo non fosse stato completamente a norma, per i più svariati motivi, il tre dicembre scorso ora che gli 007 si recheranno a controllarlo a gennaio ci sarà stato tutto il tempo per rimetterlo a norma. A pensare male si fa sempre peccato, ma quasi sempre si indovina, recita un proverbio. Però per tranquillizzare i più sospettosi c’è da dire che se all’impianto sono stati fatti lavori in tempi molto recenti gli esperti se ne accorgono e poi non bisogna dimenticare che seppur il Padova abbia sempre dichiarato che era estraneo da responsabilità dirette sul black out e abbia anche presentato una perizia ordinata dal Comune che dichiarava che l’erogazione della luce ad intermittenza non dipendeva da cause interne allo stadio, allo stesso tempo non forniva però spiegazioni su dove si fosse verificato il guasto. A tutto questo vanno aggiunti ben due comunicati ufficiali dell’Enel, l’azienda che fornisce l’energia elettrica, che affermavano che il tre dicembre nel pomeriggio la fornitura dell’energia elettrica allo stadio Euganeo non aveva subito anomalie né di tensione né di continuità.


Non resta che attendere le verifiche degli esperti e le conseguenti decisioni degli organi competenti per sapere come andrà a finire Padova-Torino ovvero se il caso verrà archiviato perché le cause delle ripetute interruzioni di corrente non sono imputabili neppure oggettivamente al Padova e quindi il risultato della gara rimarrà quello emesso dal campo, uno a zero per i padroni di casa, o se al Torino verrà data la vittoria a tavolino per tre a zero. In ballo non c’è solo il risultato di una partita, ma la credibilità del calcio italiano e il rispetto delle norme che lo regolano. In un momento delicato come quello attuale, dove si è alle prese con una nuova vicenda di scommesse illecite, anche far chiarezza sui fatti di Padova-Torino può servire a restituire un po’ di credibilità, senza scordare che prima di tutto viene l’incolumità dei cittadini ed è evidente che se in un luogo, come lo stadio, migliaia di persone rimangono al buio di rischi se ne corrono. La certezza che gli stadi siano a norma dovrà essere messa al primo posto altrimenti non avrà neanche più senso parlare del giuoco del calcio.