Riflettere sulla sconfitta con l’Udinese: troppi errori del Torino da parte di tutti

07.02.2022 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
TUTTOmercatoWEB.com
Ivan Juric
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Che sia un episodio una tantum: questo deve diventare la sconfitta che ieri il Torino ha rimediato con l’Udinese. Merito ai friulani che ci hanno creduto di più e fino all’ultimo e demeriti dei granata che fin dal primo minuto non sono stati quelli di sempre, o meglio si sono comportati come facevano nei due precedenti anni orribili, eppure la squadra è parecchio cambiata sia come uomini sia come atteggiamento. Juric non era in panchina per squalifica, ma questo non può giustificare nulla perché se anche la partita fosse terminata zero a zero, come sembrava fino al minuto 92’, ci sarebbe stato da recriminare per una gara non ben giocata. E la dice lunga che il Torino abbia effettuato un solo tiro in porta: Singo  che su contropiede di Brekalo e velo di Sanabria è stato liberato da Pobega e ha calciato al volo e Silvestri con un intervento provvidenziale ha mandato in angolo (63’). I vari Sanabria, Praet, Brekalo sono stati inconcludenti e arruffoni nelle giocate. Non che il resto della squadra abbia fatto molto meglio. Certo mancava Bremer al centro della difesa, ma Buongiorno, che in settimana aveva accusato un problema all’adduttore, . Semmai è stato al momento della sostituzione che ha destato delle perplessità quando si è toto la maglia mentre era ancora all’interno del terreno di gioco e ha fatto un gesto all’arbitro come a dirgli ammoniscimi, cosa che il direttore di gara non ha fatto, e poi una volta accomodatosi in panchina ha avuto un gesto di stizza. Atteggiamento che non è da lui, ragazzo intelligente e dal fare corretto, ma è indicativo che la squadra non fosse serena e i 21 falli commessi a fronte dei 12 dell’Udinese ne sono una prova eloquente.

Per non parlare del secondo giallo rimediato da Mandragora per il fallo su Jajalo che gli è costato l’espulsione al 92esimo ed è proprio da quell’episodio che è scaturita la punizione di Molina che ha di fatto consegnato i tre punti agli avversari, prima che Milinkovic-Savic andasse in tilt e provocasse il rigore poi trasformato da Pussetto. Vanja non ha saputo mantenersi lucido, infatti non ha posizionato bene la barriera, conta poco che il punto di battuta fosse a una ventina di metri e defilato, si è piazzato al centro della porta e poi si è anche  mosso in ritardo quando ha visto che l’avversario aveva calciato in modo da indirizzare la palla a fil di palo. Tutto questo lo ha innervosito e così su un lancio lungo di Molina è uscito, ma al momento di rilanciare lui lo ha fatto male e Pussetto lesto gli ha portato via la palla e così il buon Vanja per rimediare  ha finito per fargli fallo e quindi provocare il rigore, che poi lo stesso giocatore argentino ha trasformato. Ovviamente non cambia nulla perdere uno o due a zero, ma resta che i giocatori devono esser concentrati sempre. Mandragora dopo che aveva rimediato il primo giallo e sapendo che Lukic era stato ammonito anche lui ed era in diffida, quindi avrebbe saltato la partita con il Venezia, doveva evitare di prendere una seconda ammonizione che gli sarebbe, com’è stato, costata l’espulsione.  Il Torino sabato prossimo si troverà senza due centrocampisti centrali, certo ci sono Pobega, volendo Linetty o qualche altro può essere adattato e c’è anche il neo acquisto Ricci, ma resta il fatto che due titolari non saranno a disposizione.

Ad aggiungere confusione ad una squadra che già non stava giocando bene la decisione di sostituire Buongiorno con Pobega (52’) e passare a una difesa a quattro. Primo, perché togliere Alessandro che stava giocando bene? Secondo, perché passare a una difesa a quattro alla quale la squadra non è abituata quando oltretutto mancavano ben due titolari, Bremer (squalificato) e Djidji (in panchina a causa della pubalgia), e arretrare Lukic che è un centrocampista e spostare Zima in mezzo e non inserire Izzo, che sarà pure ai margini, ma almeno é un difensore di ruolo? Se Buongiorno aveva di nuovo problemi all’adduttore ci stava sostituirlo, ma si poteva farlo con Izzo e spostare Zima al centro, cosa che era anche stata provata in allenamento in settimana, e per far entrare Pobega si poteva togliere qualcun altro. In emergenza si può utilizzare chi è ai margini, a meno che non ci siano altre ragioni per non farlo e devono essere ovviamente ragioni pesanti.
Il Torino ha perso un punto a Udine e si spera non anche la serenità perché i progressi fatti erano molti e non vanno gettati alle ortiche. Oltretutto il problema di conquistare pochissimi punti in trasferta va risolto: su 11 gare solo 2vittorie, Sassuolo e Sampdoria, e 2 pareggi, Venezia e Cagliari, dovuti a soli 6 gol fatti. E il segnare in assoluto relativamente poco 30 reti in 23 gare, quattordicesimo attacco della Serie A, è un altro aspetto da migliorare. Di certo Juric saprà riportare sulla retta via la squadra in tempo utile per la partita di sabato sera con il Venezia e tramutare una giornata storta in crescita per tutti riflettendo e facendo riflettere così da trarre insegnamenti preziosi dagli errori commessi.