Quanti nomi accostati al Torino ma le rose sono bloccate a 25
Il calciomercato non ha ancora ufficialmente aperto i battenti, avverrà a luglio, ma indiscrezioni, pourparler e voci impazzano e qualche affare, come il passaggio di Tonelli dall’Empoli al Napoli, si è già concretato. Con l’arrivo di Mihajlovic alla guida del Torino è evidente che ci saranno dei mutamenti nella rosa non solo dovuti al cambio di modulo con il passaggio dal venturiano 3-5-2 al 4-3-3 di base, ma che contempla anche varianti quali il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1 e il più classico 4-4-2, se occorresse.
Kucka, Soriano, Eder, Gaston Ramirez, Rincon, Bruno Fernandes, Iago Falque, Valdifiori, Viviani, Mario Rui, Pucciarelli, Dioussé, Muriel e Gabbiadini sono i nomi che in questi giorni ricorrono più frequentemente. Sicuramente ogni giorno, forse anche ogni ora, altri giocatori saranno accostati al Torino. Tutti hanno una ragione d’essere perché possiedono in modo più o meno spiccato le caratteristiche adatte al gioco di Mihajlovic, ma è inutile entusiasmarsi troppo per l’uno o per l’altro perché non potranno arrivarne più di tanti, anche al netto delle cessioni.
Va tenuto a mente che le rose sono bloccate a 25 elementi e che da questa stagione entra a regime il nuovo regolamento che prevede 4 giocatori formati nei vivai italiani e altri 4 in quello del club, che devono esservi stati per almeno trentasei mesi anche non continuativamente. Poi gli organici possono avere anche un numero illimitato di altri calciatori, ma che abbiano un’età inferiore ai ventuno anni, però ben difficilmente le società ne inseriranno più di qualcuno in prima squadra perché per quanto si abbia l’intenzione di puntare sui giovani quanti sono già pronti per reggere la serie A? E soprattutto che senso avrebbe farli vivere tra la panchina e la tribuna? Al massimo, se occorresse o si volesse, durante la stagione possono essere aggregati alla prima squadra ragazzi provenienti dal settore giovanile.
Non va anche dimenticato che la scorsa estate il Torino prese parecchi giovani di prospettiva Zappacosta, Acquah, Baselli, Obi e Belotti e che c’erano già Ichazo, Jansson, Silva, Benassi e Martinez, tutti di proprietà e a loro sono stati aggiunti Prcic e Immobile, arrivati in prestito. Magari qualcuno andrà via o non sarà riscattato e qualche altro del gruppo dei meno giovani, Padelli, Maksimovic, Bovo, Glik, Moretti, Peres, Vives, Gazzi, Avelar, Molinaro e Maxi Lopez, sarà ceduto o cambierà squadra perché in scadenza di contratto, come Castellazzi e Farnerud, ma è impensabile che a fare le valige saranno in molti. Quindi sicuramente arriveranno giocatori nuovi, ma in numero contenuto soprattutto perché attualmente non ci sono giocatori cresciuti nel vivaio e quattro posti se li contenderanno Alfred Gomis, Chiosa, Barreca, Parigini e Aramu. Si può ipotizzare che Mihajlovic otterrà cinque o sei giocatori, comprendendo nel numero anche almeno un portiere.