Per fare meglio dell’andata il Torino deve cambiare ritmo a partire dalla gara con la Salernitana
Juric vorrebbe fare meglio rispetto al girone d’andata, ma finora non è stato così. Infatti in 11 partite, quindi più della metà di quelle della seconda parte del campionato, prendendo in considerazione le stesse squadre affrontate, nei gironi non si disputano più le gare con la stessa cadenza, il Torino ha conquistato 12 punti a fronte dei 17 dell’andata: 5 in meno non sono pochi. Le partite vinte sono state solo 3, a fronte delle 5 dell’andata, e sono state pareggiate e perse rispettivamente una in più. I gol fatti sono stati gli stessi, 12, mentre sono incrementate di 6 le reti subite, da 11 a 17. E’ evidente che questo trend non vada bene e non può essere giustificato né dal fatto che dopo quindici giornate all’andata il campionato si era fermato per il Mondiale riprendendo solo nell’anno nuovo visto che nel ritorno, a parte la piccola sosta per le gare della Nazionale, non ci sono state interruzioni e neppure per gli infortuni, che ci sono stati in entrambe le parti del campionato. Semmai può aver influito che nel mercato di gennaio non sia arrivato il centravanti che serviva e che era stato chiesto dall’allenatore e che non sia stato aggiunto un centrocampista, è arrivato Ilic però è andato via Lukic.
Due i problemi – Non sono stati incrementati i gol fatti e sono aumentati quelli subiti. Sia in casa sia in trasferta le reti segnate sono state le stesse, rispettivamente 4 e 8, ma è peggiorata la situazione di quelle subite passando da 4 a 7 in casa e da 8 a 10 fuori. Quindi la fase offensiva non è riuscita a produrre di più né in casa né in trasferta e quella difensiva ha fatto passi indietro e poco importa dove si giocasse. Per completare il quadro, purtroppo, anche il numero di giocatori che avevano segnato nelle prime 11 partite è diminuito allora furono in 9 - Lukic (2 con 1 rigore), Miranchuk (2), Vlasic (2), Aina (1), Pellegri (1), Djidji (1), Radonjic (1), Sanabria (1) e Linetty (1) – e adesso solo 4 – Sanabria (5 con 1 rigore), Karamoh (4), Singo (2) e Ricci (1) – quindi non è bastato che Sanabria si sia sbloccato e Karamoh quando ha iniziato a essere utilizzato e ha giocato prima dell’infortunio il suo contributo l’abbia dato.
Questo ovviamente ha influito sulla classifica: dopo 11 giornate all’andata il Torino era al 10° posto e al termine del girone era risalito fino all’8°, mentre ora è all’11°. Unica magra consolazione è che il 7° posto allora distava 7 lunghezze e adesso 6, però all’andata in mezzo c’erano due squadre, Sassuolo e Juventus, e attualmente ce ne sono tre, Udinese, Fiorentina e Bologna. Per fare meglio della prima parte del campionato il Torino non può fare altro che cambiare ritmo subendo meno gol e facendone di più sia quando gioca in casa sia quando è in trasferta. Già domani pomeriggio con la Salernitana dovrà quindi vincere, nel precedente incontro non andò oltre il pareggio, 1 a 1, che arrivò con la rimonta dei campani che risposero con Vilhena (49’) alla rete di Sanabria (36’). La squadra di Sousa sta lottando per conquistare i punti che servono per avere la certezza di non essere risucchiata nella bagarre di chi vuole evitare la retrocessione e dalla sua ha una maggiore capacità realizzativa con 33 gol segnati a fronte dei 30 di quelli fatti dai ragazzi di Juric, ma subisce molte più reti 49 a 35, quindi con un po’ d’attenzione in fase difensiva e precisione sotto porta non subire gol e segnare è alla portata del Torino. Quella di domani sarà una sorta di ultima spiaggia per gli uomini di Juric: se vogliono continuare a sperare di raggiungere il 7° posto devono assolutamente vincere. Non sarà facile scavalcare Udinese, Fiorentina, Bologna e Juventus e forse non servirà neppure per arrivare ai preliminari di Conference League se l’Inter non vincerà la Coppa Italia, ma non provarci nemmeno quando mancano 9 partite e ci sono in palio 27 punti sarebbe inaccettabile.