Pellegri l’uomo che può risolvere il problema del gol del Torino

15.07.2023 14:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Pietro Pellegri
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Pietro Pellegri
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Si è accorciato un po’ le vacanze Pietro Pellegri, come avevano già fatto Buongiorno e altri compagni di squadra, e così da ieri si è messo a disposizioni di Juric che ha il compito di mettere il Torino nella condizione di segnare di più rispetto alle passate stagioni. Un vero tallone di Achille il gol per la squadra granata che nel passato campionato ha realizzato solo 42 reti e per questo aspetto è stata la 14ª formazione con un rendimento appena al di sopra della zona retrocessione che sprofonda a livello di Serie B se si considerano le partite casalinghe dove i granata sono riusciti a segnarne solo 15 ed essere così terzultimi alla pari della Cremonese e con la sola Sampdoria che aveva fatto peggio con dodici. Indubbiamente il 10° posto finale è stato condizionato anche dalla poca prolificità. Non è neppure bastato che Sanabria si rivelasse in stato di grazia e arrivasse a segnare 12 gol, stabilendo così il suo record personale in carriera.

Per alzare la famosa asticella c’è quindi bisogno che il Torino faccia più gol e una soluzione c’è l’ha già in casa e risponde al nome di Pellegri. Il giovane centravanti ha convissuto con problemi fisici, ma nell’ultimo periodo sembra averli superati come si è visto anche nell’Europeo Under 21 che ha disputato con la compagni e guidata dal commissario tecnico Nicolato. Pietro ha segnato un gol e fin qui non c’è nulla di particolare, ma ha giocato sia con la Francia sia con la Norvegia e dimostrando sul campo di stare bene così come aveva fatto vedere negli spezzoni delle ultime partite in campionato, quando, visto appunto lo stato di grazie di Sanabria, non aveva avuto grande spazio, anche perché il Torino gioca con una sola punta di ruolo. Ma Juric stima Pietro, non per nulla fu lui che lo fece esordire in Serie A nel 2016 a soli 15 anni e 280 giorni quando entrambi erano nel Genoa. Da sempre l’allenatore del Torino vede un grande potenziale in Pellegri, ma questo non gli significa che gli conceda sconti come si è chiaramente capito il 5 novembre scorso alla vigilia della partita con il Bologna: "Pietro deve migliorare in tutto, siamo a livelli bassissimi. Bassi sul serio in tante cose: nella visione della palla, nel calciare con il piede sinistro, nei movimenti, nella gestione delle situazioni. Nella realizzazione con il desto va bene, ma con il sinistro no. Ci sono un sacco di cose da fare, però il potenziale è là. Non so come spiegarlo, ma quando si vedono queste cose si vede anche il potenziale e vale la pena di perderci tempo, lavorare e avere pazienza perché se migliora in tutto diventa un giocatore fantastico. Ci vuole tempo, anni secondo me, esperienza e tutto ciò che ci vuole. C’è la sua volontà di migliorare. Il potenziale che altri non hanno lui lo ha e lo sta dimostrando un po’ adesso, ma non è cosa di una partita o di due-tre mesi. E’ un processo. Per me lui ha le basi per diventare forte, ma forte sul serio”. E Juric si è spinto anche oltre rispondendo alla domanda se Pellegri potrà diventare un top? "Sì” e poi a quella se solo lui in questo gruppo? “Sì”. Neppure Vlasic che comunque il mister stimava e stima:  “No. Stiamo parlando di top. Pellegri ha le potenzialità, ma adesso è al 10%. Ha potenzialità fisiche per diventare un giocatore forte come Belotti ai tempi d'oro. Perché ha potenza e ha forza nelle gambe e può migliorare tecnicamente, nei movimenti, sul piede sinistro. Sono tante le cose nelle quali deve migliorare per  arrivare alla gestione della partita e con il tempo ci arriverà. Ha quel potenziale, gli altri sono ottimi giocatori, ma il top è tutta un'altra cosa. Pellegri, secondo me, non è come Diego Milito, però può arrivare ad essere anche forte”.

Ecco che quindi se Pellegri starà bene fisicamente e migliorerà come dice e spera Juric potrà andare a insidiare il posto di Sanabria e renderà la questione del gol un problema minore per il Torino. La giovane età è dalla sua, ha compiuto 22 anni lo scorso 17 marzo, e ha un credito non piccolo con la Dea Bendata per cui si spera che possa andare a riscuoterlo e contribuire a suon di gol a fare alzare l’asticella.