Pareggio inutile tra Fiorentina e Torino. Granata ancora una volta “bischeri”

Gol di Simeone e Baselli. Recriminazioni dei granata e dei viola per un rigore a testa non concesso. Esordio di Montiel. Infortunio per Falque.
31.03.2019 18:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Falque e Baselli
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Falque e Baselli
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un pareggio che ha deluso tutti avvenuto sotto gli occhi di Batistuta, a Firenze per celebrare i suoi cinquant’anni compiuti il primo febbraio scorso e al Franchi solo nel primo tempo, e di Clara Mondonico, invita alla partita nel ricordo di papà Emiliano mancato un anno fa e indimenticato ex allenatore, del Torino anche giocatore, di entrambe le squadre. Il Torino continua a non riuscire a vincere a Firenze, l’ultima volta risale al lontano 31 ottobre 1976 con gol di Graziani e per la Fiorentina è stato il quinto pareggio consecutivo nelle partite casalinghe compresa la Coppa Italia. Stante le assenze per squalifica di Pezzella e quelle di Chiesa e Edemilson per infortunio più quella del lungodegente Pjaca mister Pioli ha optato in difesa per Laurini a destra riportando Milenkovic al centro con Vito Hugo e a sinistra Biraghi. In mediana Benassi, Veretout e Gerson e in attacco il trio composto da Mirallas, Simeone e Muriel. Se in casa viola le decisioni sulla formazione erano condizionate non meno lo erano per Mazarri che anche lui non aveva N’Koulou e Aina per squalifica, così le sue scelte sono ricadute in difesa su Djidji al centro e Moretti sulla sinistra e a completare il terzetto Izzo. A centrocampo, come da previsioni, Lukic, Rincon e Baselli con Meïté in panchina e sulle fasce De Silvestri e Ansaldi, mentre in attacco al fianco di Belotti è tornato Iago Falque con conseguente panchina per Zaza.

La Fiorentina subito in pressione con Benassi che da fuori ha messo alla prova i riflessi di Sirigu che ha respinto il suo tiro centrale (3’) e poi Simeone (4’) che ha impegnato di nuovo il portiere granata che anche in quest’occasione non si è fatto sorprendere. La difesa granata ha patito la pressione dei viola e anche sul gol di Simeone è parsa troppo statica, l’assenza di N’Koulou indubbiamente è pesata. Il rilancio di Ansaldi è stato intercettato di testa da Vitor Hugo, con il terzino granata rimasto indietro, la palla è giunta a Simeone che è stato più lesto di Moretti e si è portato a tu per tu con Sirigu e dopo averlo scartato ha depositato la palla in rete (7’). Il Torino dopo essere andato in svantaggio si è scosso riuscendo a presentarsi dalle parti dell’area viola con Ansaldi a seguito di una punizione per un fallo di Muriel su Lukic, ma il suo cross è finito fra le mani di Lafont (10’). Ma la prima vera occasione offensiva granata è stata su sviluppo da calcio d’angolo quando De Silvestri di testa ha provato a indirizzare i pallone in porta senza però riuscirci (13’). Le ripartenze della Fiorentina sono sempre pericolose, ma i granata possono contare sul sempre attento Sirigu che in uscita ha anticipato Benassi che aveva trovato il corridoio libero e stava per arrivare sul pallone lanciatogli da Muriel (15’). E’ stato ancora De Silvestri a provare a pareggiare con un taglio all’interno dell’area su cross di Ansaldi anticipando Biraghi, ma colpendo in precario equilibrio e mandando alta la palla (18’). Poi è stata la volta di Baselli che ha recuperato la sfera mal gestita da Veretout, ma il suo tiro non ha inquadrato lo specchio della porta (21’). La prima recriminazione è stata del Torino quando su cross di Rincon in area Belotti è stato trattenuto da Vitor Hugo non potendo cosi arrivare sul pallone, ma anche il Var oltre all’arbitro Pasqua non ha concesso il rigore pur sembrato evidente (24’). La seconda è dei padroni di casa che hanno protestato per un fallo di mano in area di Djidji in controllo, ma anche in questo caso non è stato rilevato il fallo (33’). Il pareggio granata è arrivato con Baselli, gran giocata di Falque che spalle alla porta, dopo aver ricevuto da Rincon, ha servito il compagno che di sinistro da fuori area ha spedito il pallone all’incrocio dei pali (34’). I giocatori della Fiorentina hanno protestato, ma non ci sono state irregolarità. La Fiorentina non è sembrata accusare il colpo, infatti, Mirallas partito a tutta velocità sulla destra ha crossato trovando la deviazione di Ansaldi che per poco non beffa Sirigu e lo costringe ad allungarsi per respingere il pericolo (37’). Il portiere granata è restato a terra e poco più in là anche Bolotti, Sirigu si rialza ma per il “Gallo” sono dovuti intervenire sanitari per un problema al ginocchio destro, accompagnato fuori dal terreno di gioco si è ripreso. Nel finale di tempo è stata ancora la Fiorentina ad andare vicina a riportarsi in vantaggio. Muriel ha servito Simeone che, però, non è riuscito a sorprendere Sirigu con il suo pallonetto (40’). Poi è stato ancora Muriel a mettere questa volta  Benassi in condizione di segnare e di nuovo Sirigu ha salvato la sua porta ribattendo il tiro di destro dell’ex granata (46’). Infine Simeone dopo aver recuperato palla ha servito Muriel che gli ha restituito la sfera, ma l’argentino non è stato preciso nel controllo (48’). Il pareggio ha rispecchiato tutto sommato l’andamento della prima frazione di gioco.

Nella ripresa in campo gli stessi uomini del primo tempo. Falque ha provato a lanciare Belotti, ma il capitano è stato controllato con il fisico da Milenkovic che ha così permesso e protetto l’uscita in presa bassa del suo portiere (47’). E’ la volta poi dei padroni di casa che con Mirallas per due volte hanno provato l’affondo, ma prima Djidji (48’) e poi Ansaldi (49’) si sono rifugiati in calcio d’angolo, entrambi i corner non stati sfruttati dai viola. Problema per Falque che dopo un contrasto ha chiesto immediatamente il cambio ed è uscito dal campo zoppicando (ginocchio sinistro) al suo posto è entrato Zaza (52’). Il Torino in questo secondo tempo ha fatto possesso palla, ma è stato impreciso e i giocatori senza palla sono stati statici scontentando Mazzarri. Anche le verticalizzazioni della Fiorentina non sono state concretate per lo stesso motivo. La Fiorentina, però, ha creato qualche occasione in più. Contropiede in velocità dei padroni di casa, Muriel dalla destra ha servito dalla parte opposta Simeone che ha toccato per Mirallas che calciando con eccessiva forza ha mandato il pallone alto (57’). Poi Muriel di destro ha mandato un po’ a lato (60’). La risposta del Torino con Ansaldi che ha indirizzato verso la porta una punizione per sorprendere Lafont che è finito dentro la rete rimanendovi impigliato e danneggiandola, ma la palla è terminata alta (61’). Riparata la rete la partita è ripresa. Pioli nel tentativo di riportare la sua squadra in vantaggio ha inserito Vlahovic per Muriel (67’). Zaza si è guadagnato una punizione, fallo su si lui di Milenkovic, ma il suo mancino è stato ribattuto dalla barriera e sullo sviluppo dell’azione ha tentato una semi-rovesciata, da posizione defilata, deviata da Mirallas che ha però messo in difficoltà il suo portiere che ha dovuto rifugiarsi in angolo (68’). Sirigu in presa bassa ha evitato pericoli sul tiro d Simeone servito da Benassi (70’). Baselli atterrato da Benassi in posizione centrale e poco fuori dall’area si è conquistato una punizione, ma prima Mazzarri ha fatto entrare Berenguer e uscire De Silvestri (72’), la battuta del centrocampista granata è alzata dalla barriera e sul successivo corner, calciato da Berenguer, Vitor Hugo ha allontanato di testa (73’). La pressione della Fiorentina è continuata con Simeone che non ha impattato bene su cross di Biraghi (74’) e con Vlahovic che ha anticipato Moretti e tentato la rovesciata finita però a lato (74’). Mazzarri ha provato a dare un altro segnale togliendo Baselli e inserendo Meïté con immediata risposta di Pioli che ha mandato in campo Dabo per Gerson (79’). Nel frattempo il ritmo è calato e Pioli ha fatto esordire in serie A Montiel, che ha preso il posto di Mirallas (86’). Nel finale la Fiorentina ha ancora provato a vincere la gara, senza riuscirci. Su una ripartenza Montiel è avanzato palla al piede, ma in prossimità dell’area ha calciato imprimendo troppa potenza e il mancino è finito alto (87’). Più pericoloso è stato Vlahovic che di testa è intervenuto sul cross di Montiel e ha mandato la palla di poco fiori, forse avrebbe dovuto lasciare la conclusione a Simeone che era meglio piazzato (88’). Nei sei minuti di recupero una respinta non perfetta di Sirigu su tiro-cross di Biraghi e sul proseguimento dell’azione tiro di Vlahovic mutato (92’) e per finire su angolo calciato da Biraghi e allontanato da Rincon la palla è arrivata a Veretout che con il destro non ha inquadrato lo specchio della porta (93’). E’ maturato così un pareggio che non accontenta nessuno e che deve far riflettere tutti.

A nove giornate dalla fine questo pareggio con il Torino di fatto ha tolto la Fiorentina dalla corsa all’Europa League che però avrebbe ancora un’esile chance nel caso riuscisse a qualificarsi per la finale di Coppa Italia ai danni dell’Atalanta e poi vincesse il torneo. Il Torino dopo la sconfitta con il Bologna doveva rilanciarsi e risalire la classifica sempre in chiave europea, ma non è riuscito più di tanto nell’intento, come già in altre occasioni ha fallito nel momento di dare una sterzata al suo campionato, ed è stato eloquente in tal senso il commento a fine gara di Mazzarri ai microfoni di Sky: “Potevamo fare meglio. Non sono soddisfatto per come abbiamo giocato, anche se un punto con la Fiorentina non è da buttar via. Siamo partiti malissimo, eravamo frastornati e per questo la prestazione non mi è piaciuta. A volte ci facciamo gol da soli, siamo un po' bischeri. La Fiorentina in mezzo era forte, ma ci sono stati momenti in cui potevamo vincerla”. Nella corsa all’Europa League il Torino è rimasto inchiodato all’ottavo posto a pari punti, 45, con la Sampdoria che ieri nell’anticipo ha battuto ili Milan e in attesa di sapere che cosa farà questa sera nel posticipo la Lazio che affronterà al Meazza l’Inter e che ha da recuperare la partita con l’Udinese. A questo punto se il Torino mercoledì sera non batterà la Sampdoria, nel turno infrasettimanale, rischia di abbandonare anzitempo il sogno di lottare per l’Europa League.