Ora serve dare continuità con vittorie alla prestazione con la Roma

I prossimi avversari dei granata saranno Cagliari, Catania e Genoa, tutte squadre alla portata. L’andamento del campionato evidenzia che ci sono tante formazioni in pochi punti, vincere è l’unico modo per rimanere saldamente a metà classifica.
05.11.2013 12:50 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ora serve dare continuità con vittorie alla prestazione con la Roma
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La sfida che attende il Torino nelle prossime settimane è decisamente più importante e più impegnativa della partita con la Roma dei record perché la squadra di Ventura deve diventare costante nelle prestazioni, senza più lasciarsi andare a cali di tensione e a errori che hanno portato, ad esempio, alla discutibile prestazione con il Livorno e al conseguente lasciare punti per strada. Il calendario viene in aiuto del Torino perché prima della sosta per gli impegni della Nazionale i granata saranno di scena a Cagliari e poi affronteranno in casa il Catania e in trasferta il Genoa, i primi due avversari oggi hanno rispettivamente due e sei punti in meno e il terzo due in più, quindi sono tutte squadre alla portata. In più la sosta aiuterà a recuperare qualche giocatore che o si è già messo alle spalle l’infortunio e ha solo bisogno di ritrovare la forma o è in via di guarigione e presto sarà a disposizione.

 

Il mese di novembre è cruciale nel calcio perché si devono tirare le somme sulla prima parte della stagione e valutare quali sono gli interventi necessari da effettuarsi nel calciomercato di gennaio, finestra di trattative particolarmente delicate e complicate poiché le società che hanno giocatori validi non se li lasciano sfuggire e quelle che hanno bisogno di correggere il tiro aumentando la qualità e la quantità della rosa non vogliono spendere uno sproposito e neppure prendere calciatori che si rivelino poi non adeguati. Il Torino finora ha avuto un andamento un po’ altalenante tenuto conto ovviamente sia dei torti arbitrali subiti sia degli infortuni e ha alternato al modulo di base il 3-5-2, il 4-3-3 e anche il 3-4-3 per ritornare con la Roma al 4-2-4. La scelta di giocare con moduli differenti un po’ è stata dettata dal tipo di avversario che s’incontrava e un po’ dal fatto che a causa degli infortuni i giocatori che sostituivano chi non poteva andare in campo non sempre o quasi mai avevano le stesse caratteristiche di chi non era disponibile. Avere una rosa con giocatori che hanno caratteristiche differenti può essere un bene così l’allenatore ha più scelta, ma allo stesso tempo può rivelarsi un boomerang perché costringe a cambiare il modo di giocare.

 

L’importanza di dare continuità alle prestazioni positive in campo va di pari passo con l’accumulare punti. Ormai l’andamento del campionato va delineandosi e il gruppo di squadre che si trova fra la metà della classifica e la parte a rischio retrocessione è molto ampio, quindi ogni punto che si conquista può rivelarsi alla fine della stagione preziosissimo sia che l’obiettivo sia la salvezza sia che si tratti di qualche cosa di più, senza fare voli alla Icaro - per la smania di volare in alto s’avvicinò troppo al sole che sciolse la cera che teneva incollate le piume che formavano le ali e cadde  finendo in mare dove morì - ed arrivare a parlare di piazzamento utile per disputare anche solo l’Europa League. Fra la Lazio che ha quindici punti ed è settima e la coppia di terz’ultime formata da Sampdoria e Sassuolo che ne hanno nove ci sono sei punti e ben nove squadre (Genoa 14; Atalanta e Udinese 13; Milan, Torino, Parma e Livorno 12; Cagliari e Bologna 10) e il Catania e il Chievo, rispettivamente penultimo e ultimo, hanno sei e cinque punti, quindi è evidente che la classifica è molto corta e basta un passo falso, sconfitta, o due mezzi scivoloni, pareggi, per passare dall’essere al sicuro alla zona retrocessione. Il Torino può e deve disputare un campionato tranquillo, ma per farlo è necessario che scenda in campo con la convinzione che ha sfoderato con la Roma, anche se di fronte si trova l’ultima in classifica e non la prima. La crescita di un gruppo e di conseguenza anche dei singoli è costituita dalla capacità di conquistare punti prima di tutto con avversari alla portata o anche meno forti, fermare sul pareggio la capolista dei record di vittorie è un una tantum, per occupare costantemente il centro della classifica ci vuole continuità di prestazioni positive e di conseguenza incrementare il numero delle vittorie, i granata da quando sono tornati in serie A su quarantanove partite ne hanno vinte dieci a fronte di ventidue pareggi e diciassette sconfitte, quale occasione migliore per provare a conquistare i tre punti se gli avversari sono squadre alla portata come Cagliari, Catania e Genoa?