Occorre impostare dei limiti di tempo per la cessione di Savic

Che venga venduto o meno, per l'estremo difensore Vanja Milinkovic Savic, che da quattro anni difende i pali del Torino da titolare, sarebbe il caso di impostare un tempo limite entro cui poterlo vendere o meno. Il Napoli, lo vuole, lui vorrebbe il Napoli, così come i granata sarebbero felici di venderlo per incassare una ingente somma di denaro da poter reinvestire oltre a quella ricavata dalla cessione di Samuele Ricci. Il fatto è che il ruolo del portiere non può essere trattato come gli altri, serve un elemento affidabile, e il serbo, nelle ultime stagioni, a parte qualche alto e basso comune a tutti, ha manifestato una crescita importante e la richiesta per il suo cartellino non è eccessiva, anzi.
Serve stabilire un tempo limite proprio per questo motivo: se si trova una quadra per la sua partenza bene, a patto però che ci sia il tempo per rimpiazzarlo in modo adeguato (per intenderci, non come accaduto con le cessioni di Buongiorno e Bellanova), perché diversamente, se la sua partenza dovesse concretizzarsi negli ultimi giorni di mercato, ci sarebbe il rischio di doversi accontentare di ciò che rimane disponibile. Il rischio sarebbe troppo grande.
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