Nocerino: “Volevo assolutamente e solo venire al Toro”

09.07.2014 14:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Nocerino: “Volevo assolutamente e solo venire al Toro”
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il centrocampista è a completa disposizione ed è persona che non si tira mai indietro quando c’è qualsiasi esigenza. Il suo approdo in granata è dipeso dal presedente Cairo. La foto che lo ritraeva a Superga non ha particolari significati era solo un allenamento.

 

Era un po’ di tempo che veniva accostato al Torino e ora è qui. A suo parere perché società e allenatore hanno voluto puntare su di lei?

“Non lo so, forse perché volevo mettermi in discussione re-iniziando tra virgolette da capo. E’ stata, però, una trattativa un po’ lunga e non è stato semplice, infatti, è solo grazie al presidente Cairo che insieme al direttore sportivo Petrachi hanno gestito in maniera eccellente la trattativa se oggi mi trovo qui”.

 

Quali sono state le difficoltà della trattativa?

“Sono stati tanti i motivi, non è semplice trovare i giusti equilibri e si sa che le trattative sono lunghe e abbreviare i tempi non era semplice, anche se il Torino aveva l’esigenza di chiudere in fretta perché iniziava la stagione in anticipo rispetto ad altre squadre. C’è voluto un tocco del “Pres” per portarmi qui, ha fatto una gran cosa”.

 

Lei e pochi altri con esperienza avete il compito di mettervi sulle spalle la squadra soprattutto in vista della gara d’Europa League, questo che cosa le fa provare?

“Non è proprio così, penso che questa squadra sia un gruppo eccezionale, solido e ottimo che da tre anni a questa parte sta facendo cose incredibili, quindi siamo noi nuovi a doverci inserire nel migliore dei modi nel gruppo. Chi più chi meno, ma sicuramente per quel che mi riguarda mi metto a disposizione di tutto e di tutti con le mie qualità e la mia esperienza cercando sempre di aiutare gli altri, però, come dicevo, siamo noi nuovi che dobbiamo inserirci in un gruppo già consolidato e non tocca a noi trascinare chi è qui già da tempo”.

 

Come sono stati questi primi giorni?

“Bello, tutto bello e poi quando si vuole talmente una cosa, come io volevo il Toro e lo volevo fortissimamente, non può che non essere tutto bello. Sono stati sei giorni spettacolari e spero che l’intera stagione lo sia. Mi sono trovato subito benissimo e sono contento”.

 

Lei gioca al centro del campo, ma è già anche stato utilizzato in posizione un po’ più spostata sulla destra, quindi è duttile dal punto di vista tattico?

“Come ho detto, mi metto a disposizione di tutto e di tutti, quando c’è bisogno o vi è una particolare esigenza sono a disposizione perché non mi tiro mai indietro. Oltre a questo ci tengo a inserirmi nel migliore dei modi in un gruppo che a mio avviso è favoloso”.

 

Qualche tempo fa si è recato a Superga, era un segnale che aveva un particolare significato?

“E’ stato interpretato così, ma non centra nulla. Io mi stavo allenando e così sono salito a Superga perché era un percorso idoneo, non aveva alcun altro significato. La storia del Toro è un’altra cosa, infatti, sono andato a Superga prima di arrivare in granata e se poi fossi finito in un’altra squadra non avrebbe avuto nessun significato particolare. L’interpretazione che è stata data mi ha fatto sorridere perché mi è sembrata un po’ così”.

 

Quindi le è stata attribuita una cosa non vera?

“No no, adesso ha un senso, non fossi un giocatore del Torino non avrebbe avuto nessun senso. L’ho detto, io volevo venire a tutti i costi al Toro, perché conosco lo staff e tutti gli altri e a livello personale mi volevo mettere in discussione e quindi il Torino mi sembrava la soluzione perfetta per le mie esigenze. Ho scelto il Toro perché volevo solo venire qua, tutto il resto non centra nulla”.

 

Il fatto di mettersi in discussione vuol dire che ha dei rimpianti?

“Non no, non ho nessun rimpianto o rancore, voglio solo ritornare a divertirmi e a fare bene punto e basta per riprendermi l’anno e mezzo che mi sono perso. Non voglio né dimostrare qualche cosa a qualcuno né togliermi qualche sassolino dalle scarpe. Sono qui solo per me, la società, la squadra e l’allenatore”.

 

Prima diceva che i nuovi devono inserirsi nel gruppo, ma è normale che avvenga uno scambio reciproco fra due parti di un insieme. Che cosa pensa di offrire al Torino?

“Posso offrire poche chiacchiere e tanti fatti, non dico che farò una cosa o un’altra. Non mi piace parlare, ma agire. Non so nemmeno spiegarlo che cosa posso dare, però posso solo farlo vedere e spero di farlo al più presto”.

 

A suo giudizio questo gruppo è pronto per affrontare l’Europa League?

“Sì, è pronto. Ci stiamo preparando al meglio ed è solo una settimana che stiamo lavorando insieme. Ci vorrà del tempo, ma sicuramente ci faremo trovare pronti”.