Nicola, dal gol decisivo al Mantova alla guida del Toro per evitare la B
Se la storia di Davide Nicola con il Torino potrà proseguire oltre alla stagione in corso non è dato saperlo, ma forse, la scelta ricaduta su di lui non è poi così sbagliata, ed i tifosi granata lo sanno bene. Con la mente, il ricordo vola all'ultima partita giocata con il Torino quell'11 giugno del 2006, quando la squadra di Gianni De Biasi affrontò nella disperata finale di ritorno il Mantova in Serie B, davanti ad un Delle Alpi gremito, e lui, uno degli acquisti portati in fretta e furia dall'allora neo presidente Urbano Cairo, dopo la rimonta che ha portato ai supplementari, di testa insaccò il 3-0 che al triplice fischio dell'arbitro Farina, che scaricò anch'egli la tensione mandando a quel paese un tifo che ininterrottamente dal primo all'ultimo minuto non ha smesso di far sentire la propria voce festante, risultò decisivo per il ritorno in Serie A.
Da li in poi la sua carriera prese strade differenti, prima di diventare un allenatore che ora, dopo varie piazze dirette, ha raggiunto la piena maturità per poter tornare sotto la Mole e, in altre vesti, provare a ripercorrere le orme di Crotone e Genoa, con cui ha conquistato due salvezze, la prima che ha del miracoloso al timone della formazione calabrese nella stagione del debutto nella massima serie, le seconda nella passata stagione con i rossoblu liguri. A questi traguardi si aggiunge anche una promozione non da poco con il Livorno nel 2013. L'occasione che gli viene concessa dal Torino è però di quelle importanti, perché se riuscirà a ripetersi, specialmente nella situazione in cui versa il gruppo fino a ieri guidato dall'esonerato Marco Giampaolo, potranno aprirsi delle porte interessanti per il futuro in sella alla squadra con cui, nella carriera di calciatore, ha avuto, seppur per un solo anno, le emozioni più grandi.