Nicola, come cambia il mercato del Toro
Cambiare mister nella seconda metà di gennaio non è proprio il momento appropriato, perché c’è poco tempo per progettare il mercato invernale. Meglio tardi che mai, questo si può dire. Nicola gioca un calcio più semplice, con due punte a finalizzare il gioco. Probabilmente Belotti avrà più potenzialità con un compagno di reparto che sia una seconda punta, ad esempio si parla di rivalutare Zaza, mentre perdono un po’ di consistenza l’apporto di Verdi e Gojak, senza contare che c’è anche Lukic, che comunque può ricoprire anche il ruolo di seconda punta, oppure giostrare più arretrato. Ma uno di questi tre potrebbe anche essere ceduto, sempre che abbia mercato. Si può rivalutare anche Bonazzoli, la cui cessione è stata momentaneamente congelata. Il pezzo più importante in entrata adesso diventa Schone, considerato un giocatore determinante del Genoa di Nicola, che è pure svincolato, anche se non giovanissimo, visto che va verso i 35 anni. Sul taccuino di Nicola c’è anche l’attaccante paraguayano che gioca nel Betis ma è stato al Genoa, Sanabria, 25 anni. Quindi si capisce che il mercato cambia strategi, anche se il Toro finora non ha fatto nulla, forse perché stava meditando che fare con Giampaolo. Ora la scelta è stata fatta e bisogna procedere velocemente, fine gennaio arriverà velocemente e occorre sicuramente fare qualcosa per salvare questo Toro, grazie ad un mercato ancora aperto.