Nel 1976 il Toro dice addio alla "Diga" Giorgio Ferrini
Nel 1976 un'emorragia si porta via l'uomo dei record del Torino, l'ex capitano Giorgio Ferrini, centrocampista ribattezzato la "Diga", che con la maglia granata ha disputato ben sedici stagioni, collezionando 586 partite ufficiali complessive (nessuno come lui) realizzando 56 reti, vincendo le Coppe Italia del 1968 e del 1971 (oltre ad un campionato Europeo con l'Italia). Si era appena ritirato dall'attività agonistica, nell'anno dell'ultimo scudetto del Toro, ricoprendo il ruolo di vice allenatore di Gigi Radice. Purtroppo non avrà modo di festeggiare con la squadra, poiché un'emorragia celebrale, che già lo aveva colpito in agosto, gli stroncò la vita alla giovanissima età di trentasette anni, dopo una battaglia di veni giorni e due interventi chirurgici. Insieme ai campioni del Grande Torino, Gigi Meroni ed i Gemelli del Gol, resterà un'autentica icona della storia granata. Celebre è la frase di Paolo Pulici, che ben incarna ciò che Ferrini rappresentava da queste parti: «Da giovanissimo, nelle mie prime partitelle d'allenamento con la prima squadra venivo sempre marcato da Giorgio Ferrini che, per obbligarmi a tenere i gomiti alti, mi riempiva di pugni ai fianchi. Un giorno non ce la feci più e con un gomito troppo alto colpii Giorgio al naso facendolo sanguinare. Lui allora mi disse "adesso sì che sei del Toro"».