Mazzarri: “Speriamo che s’inverta la tendenza e che si riesca a segnare di più già domani con il Genoa”

19.04.2019 16:39 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
Walter Mazzarri
© foto di TorinoGranata

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani pomeriggio con il Genoa. Ecco tutto ciò che ha detto:

Quali sono le difficoltà che il Genoa può creare al Torino?

“Il Genoa ha fermato il Napoli, ha vinto con la Juventus e, se non sbaglio, con la Lazio in casa e con l’Atalanta. Se sono concentrati, hanno un allenatore molto bravo ed esperto come Prandelli e la squadra ha dei valori che possono mettere in difficoltà chiunque. Se è riuscita a vincere con queste tre squadre in casa bisogna stare attenti e fare un calcio propositivo, ma stando attenti alle loro armi e non sottovalutare la fase passiva, ma questo per noi è normale. Dobbiamo andare con la testa e le gambe al top per cercare di fare un risultato importante”.

Con i soli Belotti e Damascan attaccanti di ruolo e con i tre punti da conquistare per l’Europa quali soluzioni si possono adottare?

“Intanto chiariamo il concetto che i tanti pareggi che ci sono stati non sono stati voluti, ma sono capitati perché noi vogliamo sempre vincere e proviamo sempre a farlo, ma ci sono anche gli avversari. Saremmo una squadra stratosferica se quando decidiamo di vincere ci riuscissimo. Noi abbiamo le nostre armi. Falque manca da un po’ e non sono uno che si appella a questo, ma ci sono giocatori importanti sui quali si può contare e che hanno esperienza superiore agli altri e quando mancano cerchiamo di fare bene lo stesso con gli altri. La scorsa volta ci è mancato il chiudere la partita e, secondo me, dopo averla aperta meritatamente la potevamo chiudere e prima dell’espulsione di Zaza avevamo già creato i presupposti per segnare di nuovo. Alle volte ci manca l’ultimo passaggio o la conclusione, ma lo si sa da sempre e bisognerebbe migliorare al di là dei giocatori che sono a diposizione o che mancano. Domani cercheremo quindi di fare ciò che molte volte si è fatto ma essendo un po’ più cattivi e cinici sotto porta”.

Il Torino con il Liverpool e il Barcellona è fra le squadre che hanno perso meno in trasferta, ma i pareggi vi hanno fermato sul più bello.

“Faccio gli scongiuri, ma è vero che i pareggi sono stati tanti. Analizziamo sempre le partite e facciamo tanto volume di gioco e rischiamo poco, ma purtroppo facciamo fatica a segnare e quando facciamo un gol bisognerebbe essere bravi a chiudere la partita e alle volte non lo abbiamo fatto, a Parma non siamo stati capaci di aprirla eppure c’erano stati tanti presupposti. E’ un po’ il nostro limite e speriamo che di qui alla fine s’inverta la tendenza e che questo tipo di situazioni cambino già da domani. Sono momenti, magari da domani tutte le occasioni e i presupposti che creeremo si trasformeranno in gol”.

C’è una quota numerica che ha individuato per andare in Europa?

“No e sinceramente non l’ho mai fatto neppure quando poi in Europa le mie squadre sono andate. Non ci conviene e non ci serve fare questi ragionamenti perché può succedere di tutto. Questo campionato è talmente strano, equilibrato e molto combattuto che a parte il primo posto per le altre posizioni si è visto che nel momento in cui si pensava che una squadra potesse prendere il volo poi inciampava. Per me valgono queste sei giornate finali, può succedere di tutto. Pensiamo di giornata in giornata e domani a Genova cerchiamo di fare ciò che non siamo stato capaci in senso positivo nelle ultime due partite”.

Attribuisce a questa trasferta l’importanza di un crocevia?

“No ci sono diciotto punti a disposizione e, anche per scaramanzia, non mi piace guardare la classifica e mi sembra che il settimo posto sia utile a seconda di chi vince al Coppa Italia e ci siamo vicinissimi. Alcune squadre che ci erano davanti adesso sono dietro. Con tante squadre in quattro-cinque punti sei partite da giocare sono tante e può succedere di tutto è inutile parlare di crocevia, se domani dovesse andare male di sicuro lotteremo per conquistare gli altri quindici punti. Se anche una partita va male, ma nelle altre si fa bene può succedere di tutto. Non facciamo calcoli e andiamo avanti così e speriamo di fare una partita all’altezza dei nostri livelli migliori”.    

Che cosa ha lasciato e che cosa ha insegnato il pari in casa con il Cagliari?

“Lascia l’amaro in bocca e come ho detto ci capita di far fatica a sbloccare la partita, ma di solito quando la sblocchiamo di solito pur con qualche sofferenza l’abbiamo portata a termine. Mi ha dato fastidio che a inizio secondo tempo siamo stati bravi a sbloccarla e pensavo che la partita fosse incanalata e non sarebbe cambiata la sorte della partita stessa e invece …”.

Nella scorsa partita che cosa è successo quando è stato allontanato dal campo?

“Simpaticamente non spiego niente perché il passato è il passato e da oggi in poi non parlerò più di arbitri e di nessuno fino a quando non sarà finito il campionato. Mi spiace di questo si è parlato per una settimana e per me ha parlato la società e non devo più aggiungere nulla. Parlo solo del Genoa  e di quello che succederà domani ”.

Il miglior Torino finora è stato quello della vittoria al Ferraris con la Sampdoria?

“E’ stata la meno sofferta perché quando si va in vantaggio e si fanno tre gol e alla fine si vince quattro a uno, anche se si era messa un po’ in discussione quando avevamo regalato il rigore, non si è sofferto molto. MA in seguito abbiamo fatto altre partite molto più importanti. Nel girone di ritorno abbiamo vinto con l’Atalanta, squadra che mette sotto tutti e gli unici che non ha messo sotto siamo stati noi. Anche nella gara di ritorno con la Sampdoria è vero che abbiamo finito per vincere due a uno, ma abbiamo ampiamente meritato. Queste due partite le reputo più importanti rispetto a quella dell’andata con la Sampdoria anche se allora ho sofferto meno, ero sulla torretta perché squalificato e quasi me la sono goduta”.

Come sta Falque?

“Eravamo più ottimisti, purtroppo, sta ritardando il recupero. Vedremo la prossima settimana alla ripresa martedì parlerò con il dottore tanto ora non è a disposizione”.

Per domani i tifosi genoani hanno annunciato forme di contestazione, sarà un fattore di difficoltà  o una spinta per loro?

“Non mi aspetto nulla di particolare. Il Genoa sul rettangolo di gioco sarà concentrato ed è una squadra temibile. Tutto il resto conta poco”.

Come sta De Silvestri? Potrà giocare?

“Giocare con la mascherina protettiva al naso non è semplice, comunque ha recuperato dall’operazione dal punto di vista generale e domani mattina sentirò i dottori perché è da valutare il più vicino alla partita possibile”.