Mazzarri: “Ho la sensazione di poter mettere in difficoltà il Napoli se i giocatori faranno ciò che ci siamo detti in settimana”

16.02.2019 17:48 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani sera con il Napoli. Ecco che cosa ha detto:

Il Napoli ha il quarto attacco del campionato e non ha mai perso in casa, lei come presenta la gara?

“I numeri parlano da soli, è una partita difficile e il Napoli sembra quasi invincibile, ma abbiamo dimostrato anche in passato che se facciamo le cose per bene ce la possiamo giocare con tutti. Speriamo di fare bene domai”.

Hamsik è andato in Cina, quando un simbolo se va è sempre una perdita?  

 “Quei quattro anni sono stati eccezionali soprattutto per il rapporto che avevo con i ragazzi. Di lui basta dire che gli ho dedicato un capitolo del mio libro per capire che rapporto avevo con lui e che tipo di professionista è.  Hamsik è da prendere da esempio per i giovani che vogliono fare questo mestiere”.

Come arrivano i suoi ragazzi a questa partita e, soprattutto, come si deve affrontare una squadra così forte per non avere la peggio?

“Non bisogna fare gli errori che abbiamo fatto con l’Udinese che le abbiamo dato coraggio nel momento in cui dovevamo chiudere la partita e, invece, abbiamo fatto tanti errori nei passaggi e d’ingenuità e se li faremo con il Napoli non ci grazieranno di sicuro. Quindi, dovremo fare meglio di ciò che abbiamo fatto nel finale di gara con l’Udinese e, soprattutto, in fase difensiva dovremo stare attenti in fase difensiva perché loro sono micidiali quando partono con la palla e fanno le giocate principali poiché si conoscono e calciatori come Callejon, Insigne e Mertens giocano insieme da anni e giocano a memoria e hanno tecnica e una velocità pazzesca, quindi, dovremo essere bravi a non fargliela sviluppare come loro vogliono. Dovremo fare grande attenzione nelle due fasi e fare, come si dice, la partita perfetta per sperare di fare risultato sul loro campo”.

Le certezze che dà la difesa basteranno per rompere l’equilibrio?

“Io ci spero, per me sarà una verifica per vedere che cosa faranno i miei giocatori e quanto migliorano di volta in volta con squadre che vanno per la maggiore da anni. Ho la sensazione di poter mettere in difficoltà anche il Napoli se i giocatori faranno ciò che ci siamo detti in settimana. Vediamo domani”.

Il Torino ha già fatto partite perfette, una caratteristica delle sue squadre è avere un grande ritmo. Ma che cos’è per lei il ritmo?

“Anche con la Reggina il ritmo era importante. Sacchi diceva che quando si spiega un gioco a una squadra nuova deve passare un periodo prima che si attui in automatico. Nei quattro anni con il Napoli facendo così abbiamo messo in difficoltà tutti e per poco non vincemmo lo scudetto sulla Juventus, ma era un calcio con caratteristiche diverse. Per questo la gente si è entusiasmata e ancora adesso se lo ricorda. L’avevo fatto anche con la Samp e siamo sulla buona strada per farlo anche qui perché quando si hanno buoni automatismi viene tutto più facile e si vede del bel calcio. Non è funzionato sempre perché ci vuole tempo, come dicevo,e poi ci sono anche ragazzi giovani che arrivano da campionati stranieri e non sono abituati a certe cose tattiche. Alle volta abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo prodotto come con l‘Udinese perché non abbiamo chiuso la partita altre volte per motivi differenti”.

Se e quanto condizionano le diffide di Rincon e Belotti?

“Sono due giocatori che sono stati e sono determinati per noi. Prima o poi salteranno una gara, ma adesso devono fare una grande partita per prendere punti a Napoli. Quando saranno squalificati ci penseremo”.

Millico forse non è stato convocato perché non sta molto bene anche se ha giocato un grande derby con la Primavera. Ha già individuato quando farlo giocare?

“Devo essere quasi certo che non si emozioni e deve accettare i consigli dei più grandi. Con L’Udinese l’avrei fatto entrare nel finale se non avessimo sbloccato la partita. E’ stato male questa notte e so che a un certo punto Coppitelli l’ha sostituito, non sta bene per giocare con noi”.

A Napoli ci sarà un Toro più muscoloso e attento o più scaltro e veloce?

“Se i ragazzi mi hanno capito e faremo bene tute e due le fasi, difensiva e offensiva, potremmo mettere in difficoltà il Napoli anche sul piano del gioco. Si è visto che non lo Zurigo la palla la facevano girare in modo molto veloce, ma se riuscissimo a fare la gara che abbiamo fatto con la Sampdoria anche se loro hanno automatismi perfetti potrebbero andare in difficoltà, ma solo se giocheremo con lucidità facendo tutto ciò che abbiamo preparato al meglio”.

Per la quarta volta domenica scorsa è stato allontanato dall’arbitro e poi multato, si sente perseguitato?

“Non devo riflettere io, vorrei riflettessero gli arbitri … Mi multano, ma dovrebbero pagarle loro. Sono in panchina da quindici anni e spesso mi trovo di fronte arbitri con ancora il latte alla bocca che pensano di sapere tutto loro e si trovano a prendere decisioni a cui non sono abituati...".

Belotti ha un pochino disatteso le indicazioni che gli aveva dato prima dell’Udinese?

“Andrea sa tutto, si ragiona insieme e lui lo fa coni compagni. Con l’Udinese ha avuto occasioni per segnare, ed è stato uno dei migliori. A me sta bene quello che fa. L’importante è che la squadra vinca e che lui stia bene”.

Ha portato la meritocrazia nello spogliatoio. C’è aria di riconferma per Berenguer? Lukic potrebbe far parte degli undici oppure Meïté tornerà titolare?

“I giocatori quando giocano bene possono essere riconfermati e poi in settimana vedo come lavorano e hanno la possibilità di mettersi in mostra e alla fine decido chi far giocare. Con l’Udinese ho fatto giocare chi meritava senza guardare i nomi e i cognomi e lo farò anche domani”.

Vale anche per Falque e Zaza?

“Per forza, vale per tutti. Poi ci sono anche le motivazioni e la tattica, ma alla base c’è questo e se un giocatore non sta bene o ha fato male non gioca se ci sono alternative nel suo ruolo”.

Come ha lavorato Zaza?

“Zaza ultimamente si allena molto bene, l’ho sempre visto bene anche quando era squalificato e va d’accordo con i compagni. In generale s’impegnano tutti e poi io guardo tra le righe e scelgo  in base anche al gioco che voglio che si faccia”.

Di Falque qualche settimana aveva detto che era il meno lucido. E’ una questione di forma o c’è dell’altro?

“E’ un ragazzo eccezionale e quando gli altri vanno via vuole un supplemento. Nell’ultimo periodo è stato anche un po’ sfortunato perché ha avuto le palle importanti, ma gli sono capitate sempre sul destro che non è il suo piede preferito così gli ho detto di allenarsi anche con quel piede in modo da migliorare. E’ recuperato, mentalmente sta bene ed è contento. Se mi fate queste domanda per sapere la formazione vi dico che questa volta so già chi far giocare, ma non vi svelo nulla. State attenti, ci saranno tante sorprese”.