Lukic può e deve tornare ad essere il motore del Toro
Qualche buona notizia è arrivata dopo il ko con l’Inter: Juric ha superato la polmonite ed è tornato ad allenare - non che Paro non fosse all’altezza, anzi, ma con il grande condottiero al comando è comunque meglio - il problema al flessore di Linetty, che lo aveva fatto uscire al 70’ con i nerazzurri, non ha lasciato conseguenze, almeno stando al report emanato ieri dal Torino Fc che non menzionava il centrocampista polacco per cui se ne deduce, anche grazie a indiscrezioni trapelate, che stia bene. Certo restano in infermeria Ricci e Miranchuk, ma comunque la situazione è migliorata e ci sono più giocatori per scegliere chi opporre al Sassuolo sabato sera.
Adesso però serve che Lukic - ormai distante dall’ammutinamento e pronto a rinnovare con il Torino: i suoi agenti trattano con il club ma c’è ancora una distanza di 3 milioni di euro a stagione visto che la richiesta è di 1,8 e l’offerta è di 1,5 – torni ad essere appieno nella stessa condizione mentale dello scorso campionato, quando in campo era sempre determinate sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Con l’Inter si è sacrificato in copertura e ha contenuto Calhanoglu, ma ha dato minore impulso alla manovra offensiva. Per carità ci sta vista la caratura dell’avversario, ma anche nelle gare precedenti, dopo che era stato reintegrato, era apparso meno brillante ed esplosivo. .
Con Lukic a ottimi livelli, se si debellano o almeno contengono gli errori difensivi, se Sanabria o Pellegri iniziano a segnare con continuità e con il ritorno dopo la sosta, per gli impegni della Nazionale, di Miranchuk e Ricci, il Torino può crescere ancora grazie al lavoro di Juric e del suo staff e magari togliersi qualche soddisfazione regalando gioia ai tifosi.