Lo stallo apparente che precede la definizione delle comproprietà
Dopo i tanti rinnovi, Vives, Glik, Moretti, Bovo e Padelli, l’acquisizione a titolo definitivo di Maksimovic, l’acquisto di Martinez e la cessione di Immobile il mercato del Torino sembra essersi arenato sulle secche davanti a una caletta senza riuscire a prendere il largo. Il club granata però non è fermo per quel che riguarda il mercato, anzi. C’è da liberare posti da extracomunitario, altrimenti una fetta di potenziali giocatori viene automaticamente esclusa, non per nulla Bruno Peres dopo aver superato le visite mediche non è stato ancora tesserato. Ci sono trattative in corso come quella per Sanchez Miño, per il quale il Boca Junior e il Torino però non hanno ancora trovato l’accordo definitivo, mentre c’è già quello fra il club granata e l’entourage del giocatore. Ma la parte più corposa del lavoro in questi giorni è quella relativa alle comproprietà, se non si vuole andare alle buste bisogna accelerare perché mancano nove giorni alla scadenza delle trattative, tenendo oltretutto conto che non è più possibile aprirne di nuove, infatti al più si possono rinnovare per un altro anno quelle già in essere.
Tra color che son sospesi e attendono di sapere il loro destino ci sono El Kaddouri, Kurtic, Larrondo, Tachtsidis, Barreto, senza dimenticare Bellomo e anche Benassi. Oggi è difficile dire chi resterà in granata, il più probabile è Larrondo e ci sono possibilità anche per Benassi, ma per lui Inter e Torino dovranno trovare un accordo diverso da quello che era stato raggiunto a gennaio, visto che non potrà approdare alla corte di Ventura con la formula della comproprietà e il discorso fra le due società potrebbe allargarsi includendo anche Botta. Mentre per El Kaddouri la trattativa con il Napoli pare essere ancora in una fase abbastanza lontana dalla soluzione, che però non è impossibile. Bellomo non aveva legato particolarmente con l’allenatore e quindi forse non è così smanioso di tornare alle sue dipendenze per cui il Chievo potrebbe riscattarlo, per poi o tenerselo o dirottarlo altrove e magari farlo rientrare in un’eventuale accordo per Théréau, che non dispiace del tutto al Torino.
I tifosi però attendono di sapere chi sarà il sostituto d’Immobile, perché se da una parte sono curiosi di vedere all’opera Martinez ed anche Sanchez Miño, posto che l’affare vada in porto, dall’altra parte non credono che si possa sostituire il capocannoniere della serie A con giocatori che provengono dall’estero, per quanto bravi e forti. Un attaccante che sia da subito in grado di integrarsi e rendere per quello che viene preso, ovvero segnare, è ritenuto indispensabile per rendere l’avventura dell’Europa League non una gita di mezz’estate e per non entrare nel tunnel delle scommesse su quanto realmente la squadra venga rafforzata anche in ottica campionato, visto poi che certezze assolute sul fatto che Cerci e Darmian restino non ci possono essere e questo sarà il tormentone che renderà ancora più calda l’estate granata.