LIVE Baroni: "Col Napoli non sarà sufficiente solo centrare la prestazione, occorrerà voglia e attenzione che va trovata unendo tutti i valori"

LIVE Baroni: "Col Napoli non sarà sufficiente solo centrare la prestazione, occorrerà voglia e attenzione che va trovata unendo tutti i valori"
Marco Baroni
© foto di Elena Rossin
venerdì 17 ottobre 2025, 11:55Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Il Torino, prima della sosta del campionato aveva pareggiato con la Lazio che era riuscita a rimontare grazie e un calcio di rigore battuto al 103esimo minuto. Questo pareggio non ha cambiato la situazione in classifica dei granata che restano nelle posizioni, 16° posto, appena sopra a quelle di chi rischia la retrocessione.  Domani i granata riceveranno il Napoli che condivide il primo posto con la Roma, unica squadra che finora in campionato è stata battuta. L’allenatore del Torino, Marco Baroni, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Napoli in programma sabato alle ore 18 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Subito il responsabile della comunicazione, Piero Venera, ha informato sulle condizioni fisiche di alcuni giocatori: dal punto di vista medico nei giorni scorsi Aboukhlal ha accusato risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra, mentre Anjorin è in miglioramento, ma entrambi non saranno convocati. Invece Ismajli sarà testato nell'allenamento pomeridiano e dopo si valuterà se potrà essere convocato o meno.

Ngonge può essere una seconda punta in un ipotetico 3-4-1-2 oppure 3-5-2 con Simeone? Oppure è meglio la coppia Adams-Simeone?
"Sì, assolutamente. Ngonge è un attaccante che ha un raggio d'azione diverso dagli altri. Ha molta mobilità e sa giocare anche sull'esterno e basta vedere il gol che ha fatto a Parma. Per la sua mobilità può anche essere un attaccante che agisce dentro al campo.
Adams sta benissimo, può partire o può subentrare: posso puntare su giocatori che stanno bene tutti, che hanno voglia e sono desiderosi di andare in campo".

A suo parere, Tameze in questo momento può essere più utile sulla linea difensiva, soprattutto in caso di assenza di Ismajli, oppure a centrocampo?
"Dal primo giorno che è con me ha lavorato in maniera durissima, dando partecipazione sia individuale sia anche all'interno della squadra. Sta bene. Lui è un centrocampista, ma nel suo percorso ha fatto quasi un campionato intero da braccetto. Per come lui sta è molto probabile che scenda in campo, può ricoprire entrambi i ruoli".

Schierare insieme Asllani e Ilkhan con la difesa a tre e due attaccanti di ruolo sarebbe cosa fattibile?
"Nel calcio mai dire mai però lo escludo poiché sono simili essendo due giocatori che sanno venire a prendersi il pallone hanno e caratteristiche simili per cui è molto più probabile che uno parta e che l'altro subentri. Lavoriamo per far crescere entrambi. Asllani è giovanissimo, è andato via in Nazionale, ma ha bisogno di giocare e di fare un percorso proprio di minutaggio e lo sta facendo nel Torino e in Nazionale. Lavoriamo per migliorare entrambi". 

Durante la sosta ha lavorato anche sulla testa dei giocatori dopo l’ingenuità con la Lazio che è costata due punti?
"E’ stata una settimana un po’ particolare perché avevamo avuto un confronto subito dopo la partita e l’ho fatto apposta perché sapevo che poi in molti sarebbero andati via con le rispettive Nazionali. Piano piano i ragazzi sono rientrati e abbiamo riparlato di questo. Si è trattata di una situazione particolare perché avevamo fatto gol da poco e c’erano delle circostanze, anche dal punto di vista adrenalinico come l’intervento di Coco. Ma sappiamo che sono situazioni che non debbono ripetersi e stiamo lavorando per eliminarle perché sono  quei piccoli pezzettini che ancora ci penalizzano in maniera incredibile rispetto al valore della prestazione della squadra in campo". 

Si può giocare con due punte domani?
"Sì, non lo escludo".

Vlasic dove può giocare per rendere al massimo?
"Anche quando giocavamo col 3-4-2-1 aveva un ruolo diverso rispetto a Ngonge e lavorava da mezzala aperta. Ed è quello un ruolo che lui può centrare benissimo. Deve anche lui lavorare per migliorarsi. E’ un giocatore che si spende e si dà e che ogni allenatore vuole in campo. Stiamo lavorando affinché si centri nel ruolo, poiché, secondo me, ha le caratteristiche per poterlo interpretare nel migliore dei modi".

Come sta Ngonge? Come vive questa partita da ex? Qual è il prossimo step di crescita si aspetta da lui?
"Ha tanta qualità e deve stare dentro la partita e infatti a volte gli dico che deve fare le cose semplici perché quelle difficili le sa fare. Sta facendo un percorso che avevamo iniziato insieme a Verona e poi è andato in un club importante dove magari non ha trovato quello spazio che lui sperava. E’ concentrato come tutta la squadra  perché quando si deve affrontare un avversario forte, con un’identità ben precisa e un allenatore come Conte che ha ottenuto risultati che parlano per lui, al di là della nostra amicizia, allora si deve pensare solamente alla prestazione che deve essere di grande attenzione e intensità sia mentale sia fisica. E’ in questo che tutti, compresi gli ex, dobbiamo centrare la partita".

A livello emotivo cosa può dare a lei e alla squadra il fatto di affrontare una big come il Napoli?
"La difficoltà della partita, il momento da cui arriviamo e sapere di giocare con i più bravi e proprio tutto questo insieme che rappresenta la grande opportunità che la squadra deve centrare. Serve una gara di valore e dove si sa che bisogna stare dentro in ogni secondo e ad ogni pallone perché il Napoli ha tante risorse sotto tutti gli aspetto e quindi la parte dell'attenzione sarà centrale nella nostra prestazione".

Domani fare risultato vorrebbe dire fare una prestazione perfetta: desidera essere stupito dal suo Toro contro il Napoli?
"Lavoro tutti i giorni con questi ragazzi e se anche questa è stata una settimana particolare per le Nazionali, con alcuni che sono rientrati ieri, ma dobbiamo dare continuità alla prestazione perché è dentro la prestazione che si trovano i risultati importanti. All’inizio la squadra ha fatto buone prestazioni con qualche caduta e dobbiamo partire da lì. Domani occorrerà una grande prestazione e non sarà sufficiente solo centrare la prestazione, ma per centrare anche il risultato servirà una partita di grande attenzione, voglia e determinazione che puoi trovare solo unendo tutti questi valori per arrivare a un risultato importante".

Simeone sta diventando un leader visto come sembra si sia anche legato all'ambiente?
“Simeone è un giocatore che ho sempre apprezzato quando lo vedevo nelle immagini televisive o lo trovavo da avversario e adesso dopo averlo conosciuto quest’apprezzamento si è rafforzato perché è un ragazzo straordinario e un giocatore che dà tutto in ogni allenamento e in ogni cosa che fa. E' un valore aggiunto, non tanto per quello che fa in campo, tutti lo vedono, bensì per gli atteggiamenti che ha in ogni seduta d’allenamento e ogni volta che la squadra è insieme. E’ in questo l’ulteriore sorpresa che ho avuto nel conoscere questo giocatore e mi ritengo fortunato a poterlo allenare".

Come sta Zapata?
"E' un giocatore che deve dare un contributo, tocca anche a me. Sta sempre meglio e quindi ci saranno momenti della gara, che vi ho sempre detto che sono i più importanti (il subentrare, ndr) nei quali potrà dare il contributo. L'aveva fatto con l'Atalanta, al di là del rigore, poiché la sua prestazione fu convincente".