L’inizio del ritiro la deadline per Belotti: con o senza di lui molto cambia nel Torino

In agguato per il “Gallo” dall’estero ci sono Manchester United, Chelsea, Arsenal e Tottenham. Rifiutata dal Torino la proposta dell’Inter di settanta milioni più tre giocatori.
31.05.2017 08:54 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
L’inizio del ritiro la deadline per Belotti: con o senza di lui molto cambia nel Torino
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La Nazionale, il matrimonio, le vacanze e la decisione. In un mese e mezzo circa cambierà la vita di Andrea Belotti, quanto dipenderà dalla decisione che prenderà in merito a restare al Torino o accettare, se dovesse arrivare, la giusta proposta di qualche club straniero (Manchester United, Chelsea, Arsenal, Tottenham i più probabili) che per averlo dovrà sborsare cento milioni al Torino in contanti. Difficilmente Cairo accetterà che per abbassare la cifra siano inseriti dei giocatori, salvo che non siano di livello e funzionali al gioco di Mihajlovic, poi, oltretutto il Torino dovrebbe trovare con loro un accordo economico e si sa che le cifre che percepiscono certi giocatori sono ben superiori a quelle che il club granata concede. Verrebbe da aggiungere che siano fisicamente integri, non a fine carriera e che abbiamo il carattere che ha bisogno il Torino per non vivere un campionato in altalena com’è stato quello appena concluso. E’ improbabile che il “Gallo” possa essere ceduto in Italia, finora la proposta più alta è giunta dall’Inter che sarebbe pronta a staccare un assegno da settanta milioni e aggiungere i cartellini di tre giocatori, due dei quali sono Ranocchia e Santon.

Come auspicato da Mihajlovic e desiderato dalla dirigenza granata con Belotti è stato stretto un patto sulla data entro la quale lui può cedere alle lusinghe altrui. La clausola non ha limiti temporali sia ben chiaro, però, il Torino non può neanche impostare la prossima stagione in un modo e poi magari ritrovarsi senza Belotti a ridosso della chiusura del mercato. Il danno e la beffa sarebbero incommensurabili. E il “Gallo” è persona per bene e non farebbe, almeno si spera, mai un tale sgarbo al Toro, quindi, la deadline è stata fissata per l’inizio del ritiro, per quando la squadra partirà per Bormio, non si sa ancora la data ufficiale, ma è verosimile pensare che sarà attorno al dieci-dodici luglio, giorno più giorno meno.

Costruire un Torino con o senza Belotti cambia e molto, infatti, come ha detto Mihajlovic dopo l’ultima partita di campionato: “Se dovesse andare via, sicuramente arriveranno tanti soldi. Ma con i soldi non si può comprare tutto, è difficile trovare sul mercato un calciatore del suo tipo, che abbia nel modo di giocare la capacità che ha Belotti di trasmettere quello che ha quando gioca. Per questo ci auguriamo che rimanga con noi e che ripeta l’annata di quest’anno”. E’ evidente che un attaccante anche bravo è possibile trovarlo sul mercato se si è disposti a spendere il giusto e a concedere emolumenti in proporzione, magari è un po’ più difficile convincere qualcuno di livello ad approdare in un club che non disputa le coppe internazionali, ma è fondamentale che il centravanti di riferimento s’integri alla perfezione con i compagni e con il gioco e sia trascinatore come lo è Belotti.

Un mese e mezzo di passione. I tifosi granata siano pronti a una ridda di voci, a fake news, a conferme e smentite di ogni sorta. Tutto in questo periodo può succedere, sanno da tempo che Belotti può rimanere oppure andare via e sanno anche che Mihajlovic è pronto a lottare per avere un Toro che punti con decisione all’Europa League con o senza Belotti. L’ultima parola o meglio l’ultima mossa, però, dipende da Cairo e solo lui può fare la differenza tra avere un Torino come l’attuale oppure un Toro che, rinnovato in ogni suo reparto adeguatamente, passi dal nono al quinto-sesto posto.