Liberali intuizione giusta, ma tardiva. Al Toro è mancato il coraggio

Un blitz notturno quando la trattativa tra Milan e Catanzaro sembrava già conclusa e, per poche ore, Mattia Liberali è stato vicino al Torino, molto vicino. Poi tutto è tornato nei binari, il giovane asso milanista, stella delle nazioni giovanili azzurre, ha ripreso il percorso per la Calabria e proverà ad essere protagonista in cadetteria.
Perché il Toro non ha chiuso? Prima di tutto per le resistenze del classe 2007 che avrebbe fatto i salti di gioia per un'occasione in A, ma ha poi compreso che i granata avrebbe voluto fare un investimento per il futuro, parcheggiandolo per dodici mesi in una società amica. Quindi il trequartista milanista ha preferito il Catanzaro, dove avrà fiducia e minutaggio.
Sarebbe stato altresì così assurdo puntare su Liberali in casa granata? Farlo entrare nelle rotazioni offensive? Sicuramente no, ma come sempre a quasi tutti i club italiani manca il coraggio di rischiare sui giovani, che poi a 23/24 anni sono ancora considerati inespressi.
Liberali non è un ragazzo qualsiasi, è un talento fulgido, importante, come Camarda e pochi altri in Italia. A basso costo i granata avrebbe avuto un jolly perfetto per il modulo di Baroni e un ragazzo su cui costruire il futuro, sempre avendo quel coraggio di cui sopra.
Ma riprendendo il Manzoni: "se uno il coraggio non ce l'ha non se lo può dare”.
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