La vicenda Nkoulou, colpevole o innocente? La questione è un’altra

Il giocatore ha chiesto la cessione e il presidente pretende il rispetto del contratto e soprattutto non vuole dare via nessun giocatore.
26.08.2019 17:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Nicolas Nkoulou
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Nicolas Nkoulou
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nicolas Nkoulou dal 5 agosto 2017 è un giocatore del Torino che arrivato fra lo scetticismo generale, in quanto nella stagione precedente nell’Olympique Lyonnais non aveva brillato anche a causa di qualche acciacco, in brevissimo tempo è diventato il fulcro della difesa granata. Elegante nei movimenti, bravo nell’andare in anticipo senza quasi mai commettere fallo sull’avversario, capace d’impostare il gioco dalle retrovie, prodigo di consigli per i compagni. Ottimo come difensore centrale ed era l’uomo che serviva alla retroguardia del Torino. Tutto bene per due stagioni. Gli allenatori, prima Mihajlovic e poi Mazzarri, sanno di poter contare su di lui, i compagni anche, i tifosi e la critica lo apprezzano. Da parte sua mai una parola fuori posto e la volontà di restare in granata a lungo dichiarata il 17 maggio 2018 a margine di un evento dello sponsor tecnico del Torino: "Sono contento della stagione che ho disputato. Non faccio confronti col passato, sono soddisfatto di essere qui. Sono in un grande club e spero che la prossima stagione possa andare meglio di questa. Il mio obiettivo personale è centrare l'Europa col Torino. Ci proveremo il prossimo campionato. Se resto? Sì, sono fiero di vestire questa maglia. E non intendo solo il prossimo anno, ma i prossimi anni. Spero di giocare tante stagioni qui, ho un contratto di più anni".

Nella passata stagione non sul campo, ma dopo le note vicende del Milan, il Torino in Europa ai preliminari ci è arrivato grazie anche al suo contributo e nel frattempo, anzi già da prima, sono iniziate le voci di un possibile prolungamento del contratto che scadrà il 30 giugno 2021 e, soprattutto, si è intensificato l’interesse nei suoi confronti di società italiane e straniere, club che gli offrivano e gli offrono la certezza dell’Europa League e anche la Champions. Il giocatore e il suo procuratore, come accade in questi casi, avranno iniziato a farci più di un pensierino, cosa umana e comprensibile. Il presidente Cairo dal canto suo già al termine dello scorso campionato aveva dichiarato di non voler vendere nessun giocatore, fatto salvo che non sia il giocatore stesso a chiedere di essere ceduto. Trattenere chi non vuole restare è poco sensato. Il Torino ha iniziato la preparazione estiva e a giocare i preliminari d’Europa League e Nkoulou è stato sempre presente in allenamento e in partita, anche se, con lo Shakhtyor Soligorsk al ritorno e tanto più nella gara d’andata con il Wolverhampton, le sue prestazioni sono state inferiori ai suoi standard e questo ha influito sulla sconfitta per due a tre rendendo la gara di ritorno complicata ai fini della qualificazione ai gironi d’Europa League, primo obiettivo della stagione. Poi è deflagrato il caso.

Alla prima di campionato, ieri sera con il Sassuolo, Nkoulou ha chiesto di non giocare perché non ci stava con la testa come riferito da Mazzarri e da Cairo, ma già alla vigilia della gara circolava l’indiscrezione che non sarebbe stato in campo. Ampiamente dopo la fine della partita il presidente si è soffermato a parlare con i giornalisti e sono emersi altri particolari. Che il 17 agosto il procuratore del giocatore aveva incontrato Cairo a Forte dei Marmi e che a seguito di un colloquio di quattro ore non era stata accettata l’offerta di prolungare il contratto con aumento salariale e neppure era servita la proposta di inserire nel nuovo contratto una clausola con una cifra precisa che se pagata da altro club avrebbe permesso al giocatore di lasciare il Torino senza che la società granata potesse opporsi, la cosiddetta clausola rescissoria. Giustamente Cairo, Mazzarri e i compagni avrebbero preferito che Nkoulou dicesse di non essere sereno e chiedesse di non giocare già prima del match del 22 agosto con il Wolverhamton e non che lo facesse solo venerdì dopo che l’allenatore voleva analizzare la sua prestazione non impeccabile con gli inglesi e lui ha preferito non farlo tanto sapeva che errori aveva fatto.

I tifosi si sono divisi fra colpevoli e innocentisti. C’è chi dice che Nkoulou è un ingrato traditore e c’è chi punta il dito contro Cairo reo di sfruttare la situazione per mettere a segno una plusvalenza. Che Nicolas non si sia comportato bene è fuor di dubbio, un professionista anche se vuole andarsene gioca come sa e supera la distrazione derivante da voci di mercato. Cairo, effettivamente, se vendesse Nkoulou realizzerebbe una plusvalenza, come già più volte fatto in passato con altri giocatori. Il difensore era stato preso con un prestito oneroso per 500 mila euro e poi era stato esercitato il diritto di riscatto alla cifra concordata di 3,5 milioni per un costo complessivo di 4 mln e se adesso fosse ceduto per 20 mln la plusvalenza ammonterebbe a 16, senza contare l’ammortamento di questi due anni. Cairo, però, ha dichiarato che: “Nkoulou rimane con noi. Poi lui magari, chissà, avrà altre idee, però, rimane con noi. Ha un contratto per altri due anni e i contratti non devo rispettarli soltanto io, ma tutti quanti”.

Come andrà a finire la vicenda è impossibile saperlo. Cairo ha detto che il giocatore deve scusarsi. E al momento Nkoulou non gioca, o almeno non ha giocato ieri. Se il presidente s’impunterà e non lo cederà in questa sessione di mercato che chiude il 2 settembre lo si vedrà. Ma resta il fatto che da tempo il giocatore vuole andarsene, indicative le parole di Mazzarri ieri sera in conferenza stampa: “Il presidente ha fatto di tutto per trattenere tutti i giocatori e si può constatare che sono rimasti tutti. Di Nkoulou è già un po’ che se ne parla e tutti abbiamo fatto il possibile per convincerlo a rimanere”. Fermi tutti. Le voci che ci siano più club interessati a Nkoulou girano da fine campionato scorso, quindi, ben prima del 17 agosto quando il procuratore ha incontrato Cairo. Allora non sarebbe stato meglio incontrare il procuratore prima? Nkoulou fino a pochi giorni fa non ha mai  detto alla società che voleva andarsene oppure lo aveva già fatto? Quando Mazzarri dice “è già un po’” si riferisce dal 17 agosto a oggi o forse da prima? Quando si hanno giocatori che vogliono andarsene non è meglio reperire sul mercato sostituti adeguati per non trovarsi a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato con una tale tegola da risolvere, tanto più che non si tratta di una riserva bensì di un titolarissimo difensore centrale di una difesa che è il punto di forza della squadra? Questa è la vera questione, non tanto se Nkoulou sia un ingrato traditore o quanto lo sia. Poi, magari, Nkoulou chiederà scusa e resterà tornando ad essere il giocatore affidabile di sempre, ma intanto il Torino potrebbe essere eliminato dal Wolverhampton.