La mission del Torino: trovare un gioco che incrementi i gol su azione

Due gol su palle inattive e due rigori non realizzati a fronte di sole due reti su azione in sei partite di campionato.
11.10.2014 11:26 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La mission del Torino: trovare un gioco che incrementi i gol su azione
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Lo si è detto e ripetuto che il tallone d’Achille del Torino in questo avvio di campionato è il gol: quattro reti segnate in sei partite sono un bottino miserello. Lasciando stare le gare d’Europa League che costituiscono un discorso parallelo in quanto hanno un tasso tecnico differente da quello del campionato, oltre a segnare poco il Torino lo fa soprattutto con palle inattive, infatti se nel computo delle reti si inseriscono anche i due calci di rigore non trasformati in gol da Larrondo nella gara con l’Inter e da El Kaddouri in quella con il Verona sono state quattro, due reali e due potenziali, le situazioni per segnare su palla inattiva a fronte delle due su azione.

 

Oltre ai due rigori non trasformati anche le due reti di Glik e Quagliarella al Cagliari sono state su palla inattiva: la prima è derivata dallo sviluppo di un calcio d’angolo quando Glik di testa ha insaccato. La seconda su schema da punizione con Gazzi che ha battuto indirizzando la palla verso El Kaddouri, posizionato in barriera, che ha prolungato di tacco per Quagliarella che nel frattempo era scattato in modo da trovarsi a tu per tu con il portiere dei sardi Cragno e infilzarlo mirando verso il primo palo. Solo due gol in queste prime sei partite sono arrivati su azione e portano entrambi la firma di Quagliarella: nella partita con la Fiorentina Bruno Peres si è involato sulla fascia e a crossato in mezzo dove Fabio con grande rapidità ha stoppato la palla e in girata ha tirato infilandola in rete. L’altra rete nel match con il Napoli quando Maksimovic con un lancio lungo e preciso ha pescato in area sempre il solito Fabio, che dopo aver controllato la sfera al volo, ha fatto partire un diagonale verso il palo più lontano realizzando così il suo terzo gol in tre gare consecutive in campionato.

 

E’ quindi evidente che il Torino deve costruire un gioco che gli permetta di realizzare più gol su azione, non che in queste sei partite le occasioni gli siano mancate del tutto, ma troppe di quelle che ha avuto non sono state concretizzate con una rete. Sia gli esterni sia i centrocampisti e in particolare le mezze ali o il trequartista devono supportare meglio le punte o la punta. Soprattutto se in campo c’è Amauri i cross devono andare a pescare la sua testa perché il brasiliano è particolarmente efficace, grazie anche alla sua fisicità, ad avere la meglio sui difensori avversari e a trafiggere i portieri quando colpisce il pallone di testa. Anche Larrondo ha caratteristiche simili ed è forse un po’ più rapido nei movimenti però è decisamente più impreciso nel tiro finale. Per Quagliarella il discorso è un po’ diverso perché ha movimenti che lo mettono di più nella condizione di agire in area, però anche lui deve essere rifornito adeguatamente, un po’ come Martinez o Barreto, anche se quest’ultimo a causa dei problemi fisici è stato più in infermeria che in campo. Questi tre attaccanti hanno caratteristiche che li portano ad aggredire gli spazi e anche ad entrare palla al piede in area, oltre che ad agire rapidamente in spazi stretti e a fraseggiare con i compagni e queste caratteristiche vanno sfruttate maggiormente.
Se il Torino vuole rapidamente risalire la classifica e riportarsi nella parte sinistra non ha altro da fare che trovare soluzioni che gli permettano di segnare su azione mantenendo la squadra compatta e non consentendo agli avversari di tenerlo lontano dall’area, starà poi a chi avrà occasione di andare al tiro finale avere una mira precisa. Ovviamente i gol su palle inattive sono importanti, ma allo stesso tempo sono indice di una carenza sul piano del gioco e con le occasioni da gol non si conquistano vittorie, al massimo qualche pareggio e la certezza di recriminare per gli sprechi a fine partita.