La frenata del Torino sul mercato con la rosa incompleta in più ruoli: si punta ai saldi di fine mercato

La frenata del Torino sul mercato con la rosa incompleta in più ruoli: si punta ai saldi di fine mercato TUTTOmercatoWEB.com
Cairo e Vagnati
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

E pensare che il Torino era partito persino discretamente bene sul mercato, almeno in relazione ai tempi del modus operandi consueto, infatti prima che la squadra partisse per il ritiro aveva preso ben due giocatori, Anjorin e Ismajli, e poi, anche se verso la fine della permanenza a Prato allo Stelvio, pure Ngonge. Successivamente, prima della fine di luglio Israel e Aboukhlal e poi non si era arrivati al 10 agosto, infatti era il 7, anche Simeone. Addirittura sei giocatori prima di Ferragosto, un record per il club granata di Cairo.  Per di più tutti giocatori per ruoli chiave nel sistema di gioco dell’allenatore. Certo trattasi di scommesse, seppur ognuno per motivi differenti, ma non si può pretendere tutto: tempistica, qualità comprovata, ruoli chiave e giocatori che non siano gli esuberi di altri club. Ovviamente nel frattempo erano stati ceduti due giocatori che facevano parte dell’asse portante della squadra, il portiere Milinkovic-Savic e il centrocampista Ricci, per fare cassa e incamerare un bel po’ di soldi, circa 40 milioni a fronte di 23 spesi  - se si vuole includere il riscatto di Simeone, non rientra nel bilancio di quest’anno poiché quello del Torino segue l’anno solare per cui viene chiuso il 31 dicembre, si arriverebbe  a 30 - e di conseguenza si avrebbero i soldi per aggiungere i giocatori che ancora mancano.        

Poi però quando la rosa andava completata la frenata in attesa di vedere cosa accadrà nei primi impegni ufficiali, di sicuro la Coppa Italia di lunedì e magari anche l’inizio di campionato, e, soprattutto i saldi di fine mercato degli esuberi delle altre squadre. Eppure alla presentazione di mister Baroni, il 1° agosto quindi a diciassette giorni dalla gara di Coppa Italia con il Modena, il presidente Cairo aveva promesso ancora tre rinforzi, uno effettivamente è giunto, il Cholito, però ne mancano ancora due secondo la dirigenza granata: il terzino sinistro e l’esterno d’attacco.  Ad essere sinceri, la stragrande maggioranza delle persone ritiene che manchino anche un difensore centrale, tanto più che Ismajli è infortunato e che Coco non ha convinto l’anno scorso, e un centrocampista incontrista e c’è chi vorrebbe pure un portiere titolare.

Per dirla tutta, è diffuso il timore che il Torino, per quanto mister Baroni possa tirare fuori il meglio e il massimo dai giocatori che ha a disposizione, non sia abbastanza competitivo, tanto più visto il difficile calendario delle prime 11 giornate di campionato, e che al massimo possa, come negli anni scorsi, arrivare a metà classifica e non di certo come dice il presidente Cairo che indirettamente pone l’obiettivo del 6° posto: “Non so se è la mia migliore squadra, a dircelo sarà il campo. Abbiamo fatto un campionato molto bello nella stagione 2013/14, un altro altrettanto bello nell'annata 2018/19 e in entrambe arrivammo settimi. Questa sarà la migliore se dovessimo arrivare sesti".