La cessione di Darmian deve portare soldi non scambi e spiccioli
Darmian è un giocatore che piace e soprattutto sarebbe utile a molte squadre di primo livello, che il Torino dovrà privarsene ormai è assodato da tempo e, seppur dispiaciuti, i tifosi se ne sono in buona parte già fatti una ragione. A gennaio però non può essere ceduto, soprattutto adesso che alla chiusura del mercato mancano meno di cinque giorni. Sostituirlo in così poco tempo sarebbe impossibile ed è impensabile che il Torino resti con i soli esterni Bruno Peres, Molinaro e Masiello, anche se Maksimovic può essere utilizzato sulla fascia destra ed eventualmente Gaston Silva sulla sinistra. Una tale follia, perché di follia si tratterebbe, sarebbe puro masochismo o chiara volontà di gettare consapevolmente alle ortiche la stagione rinunciando a disputare un girone di ritorno migliore rispetto a quello d’andata - conquistare più di ventidue punti è fattibile, basta che la squadra non getti via, come ha fatto, certe partite e cinque o sei punti in più si ottengono senza particolari sforzi – e alzando bandiera bianca in Europa League senza provare ad andare oltre i sedicesimi di finale, l’Athletic Bilbao sta vivendo un periodo molto negativo, ha perso le ultime cinque gare in campionato, e quindi passare il turno è alla portata del Torino.
Certo a fronte di una cifra molto elevata tutto è possibile, ma a questo punto l’asta sia fatta a fine campionato in modo da avere i soldi per reimpostare la squadra visto che più di un giocatore di quelli che non hanno il contratto in scadenza a giugno o hanno già più di trent’anni, Bovo, Moretti, Farnerud, Vives e Quagliarella, o veleggiano per compierli, Padelli e Barreto. A questi si deve aggiungere che Castellazzi, Gazzi, Molinaro, Masiello, Maxi Lopez e Amauri, tutti con il contratto in scadenza, hanno già compiuto alcuni anche da tempo i trent’anni. Se poi si mette anche nel conto che l’estate passata il Torino ha speso 22 milioni di euro senza riuscire ad avere un organico che desse delle garanzie perché parte dei giocatori nuovi hanno reso meno delle aspettative, infatti alcuni sono già stati mandati via Nocerino e Ruben Perez e a Sanchez Miño si sta cercando una collocazione altrove, altri sono stati utilizzati pochissimo Silva o relativamente poco Amauri e Molinaro, ed infine Benassi e Martinez non hanno ancora convinto del tutto. Aggiungendo che fra quelli che c’erano già la stagione scorsa Larrondo è stato mandato via, Gillet sta per andare via, El Kaddouri e Vives hanno reso meno dello scorso anno, Basha, che è in scadenza di contratto, è stato infortunato per nove mesi e che Barreto ormai è un oggetto misterioso, con tutto rispetto per la persona, è scontato che nel mercato estivo la squadra dovrà essere reimpostata e che per riuscirci dovranno essere spesi parecchi per non dire molti soldi. Diventa quindi pacifico che l’asta per Darmian dovrà riempire le casse societarie e quindi darlo via adesso inserendolo nella trattativa per ottenere altri giocatori, anche se venisse aggiunto un gruzzoletto da chi se lo aggiudicasse, sarebbe un errore. Se il Torino vuole a tutti i costi Ilicic e Kurtic dalla Fiorentina o Zapata dal Napoli non inserisca nella trattativa Darmian, anche se potesse restare in granata fino a fine campionato. Sacrificare Matteo è inevitabile, ma che ne valga la pena veramente.