Juric resta o va via? La questione vera a prescindere è: il Torino che squadra allestirà per la prossima stagione

13.02.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Verrebbe da pensare che prima di tutto si dovrebbe aspettare di sapere se il Torino andrà oppure no in Europa e di conseguenza se Juric resterà o meno, a prescindere dal contratto in scadenza a giugno, e in caso di addio chi sarà il nuovo allenatore. Ma così si perde di vista la questione principale e superiore. In questi giorni è quasi passata in secondo piano una cosa tra la fine del mercato, le parole di Juric riferite ai tifosi e l’inizio del girone di ritorno non proprio brillante, dopo la roboante vittoria sul Napoli per 3 a 0 nell’ultima gara dell’andata, con i pareggi a reti inviolate con Genoa e Salernitana, quello per 1 a 1 con il Sassuolo e l’unica vittoria con il Cagliari, partite che avrebbero dovuto portare ben più dei 6 punti incamerati: 10, quindi quattro in più, sarebbero stati doverosi tenuto conto che i campani erano e sono ultimi in classifica e gli emiliani stazionano appena sopra le ultime tre e di conseguenza sono in lotta per non retrocedere.

Ma cosa è quasi passato in secondo piano? Due cose, anzi una e la sua diretta conseguenza. Il motivo per il quale nel mercato di gennaio la squadra che era, ed è, al 10° posto non è stata rinforzata adeguatamente per competere con chi le sta davanti, quindi finora ha dimostrato di essere anche solo un po’ più forte, ed è in lotta per un posto nelle coppe europee e le conseguenze che ci saranno a fine stagione. In sede di mercato a gennaio sono stati ceduti i giocatori che, per motivi vari, non rientravano più nel progetto tecnico e che volevano andare via per giocare di più, N’Guessan, Seck, Radonjic, Zima, Soppy e Karamoh e oltre la rientro anticipato dal prestito del giovane portiere Passador chi è andato via è stato sostituito, per non avere numericamente buchi in organico, con Lovato, Masina, il terzino di piede sinistro che tanto chiedeva il mister, Okereke e il giovane Kabic. Non si vuole assolutamente sminuire i nuovi arrivati , ma provengono tutti da squadre che in classifica stanno più in basso del Torino oppure in Serie b, tranne Kabic visto che la Stella Rossa di Belgrado nel campionato serbo, oggi, è al primo posto e a parte Lovato gli atri nelle rispettive squadre giocavano molto poco. Per questo si dice che il Torino non si è rinforzato adeguatamente poiché per essere maggiormente competitivo avrebbe dovuto prendere giocatori che fossero decisamente più forti di quelli che sono andati via. Il perché non sia stato fatto lo ha spiegato perfettamente Juric: "Dovevamo fare un mercato di prestiti o di giocatori a parametro zero stando attenti a livello economico. Cercavamo giocatori che ci potessero dare una mano. A gennaio non è mai facile trovare prestiti così e vuole dire che qualche problemino lo si ha, però pensiamo che abbiamo fatto il meglio possibile rispetto a quello che si poteva fare”.

E si arriva alla diretta conseguenza. Se il Torino non si è potuto permettere a gennaio di fare un mercato per essere più competitivo delle concorrenti nella lotta a un posto per le coppe europee a fine stagione sarà costretto a vendere almeno un giocatore forte per poter fare mercato sia che si piazzi a metà classifica sia che arrivi al tanto agognato e sognato posto in Europa e a prescindere da chi sarà l’allenatore. Ma se venderà uno, facile, per non dire scontato, immaginare che sarà Buongiorno che è quello che ha più mercato di tutti (Schuurs è stato fuori e lo sarà ancora per tanti mesi per cui non saranno in molti a volerlo pagando una cifra decisamente importante, Ricci ha un po’ frenato nel percorso di crescita, Ilic è altalenante nelle prestazioni così come Vlasic e Bellanova sta emergendo ultimamente a certi livelli), o più giocatori forti poi se vorrà essere competitivo dovrà prendere altri altrettanto forti se non di più che ovviamente costano ed ecco che si arriva alla situazione del cane che gira in tondo per afferrare la coda che però è la sua. Vendi chi è forte per fare cassa e poi devi comprare giocatori comunque forti per esser competitivo, ma per farlo è quasi scontato che devi spendere più di quanto avrai incassato. Certo si può essere bravi e fortunati a trovare calciatori poco conosciuti e che si rivelino forti spendendo relativamente poco, ma obiettivamente quante probabilità ci sono di riuscire a trovarne di così per più ruoli?

E allora Il Torino che squadra riuscirà ad allestire per la prossima stagione? Una più competitiva di quella attuale?