In arrivo il portiere Rosati. Petrachi a Bormio. Prove di fase difensiva

Mazzarri ha incentrato l’allenamento sulle scalate e le coperture per contrastare le verticalizzazioni e i lanci lunghi e sui movimenti degli esterni.
11.07.2018 11:42 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Bormio Elena Rossin
Il Torino al lavoro a Bormio
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Il Torino al lavoro a Bormio

Il direttore sportivo Petrachi è arrivato in alta Valtellina. Farà con Mazzarri il punto della situazione sul mercato poiché la rosa è da sfoltire e serve ancora qualche innesto, almeno un esterno sinistro e una punta da affiancare a Belotti oppure in alternativa per fargli da vice. Intanto Petrachi ha assistito alla sessione di lavoro mattutina a fianco del team manager Santoro e del direttore operativo Barile.
Anche il quadro dei portieri si sta completando, infatti, a Torino ha svolto questa mattina le visite mediche Antonio Rosati, trentacinquenne estremo difensore proveniente dal Perugia. Alle spalle di Sirigu Rosati contenderà il posto di secondo a Ichazo e Zaccagno e poi Mazzarri deciderà chi tenere fra questi ultimi due. Allo stato attuale delle cose è probabile che al giovane Andrea Zaccagno sarà data la possibilità di andare ancora in prestito in modo che possa giocare con continuità come fece nello scorso campionato con la Pistoiese dove si è distinto con più che buone parate.

L’allenamento è iniziato con il consueto riscaldamento e come d’abitudine poi Mazzarri ha diviso il gruppo in due in modo che i giocatori alternassero il lavoro sul terreno di gioco con quello in palestra. I portieri in avvio si sono esercitati a parte per poi unirsi ai compagni durante la partitella. La parte tattica è stata incentrata in particolare sulla difesa:  prima i difensori centrali hanno provato scalate e coperture mentre i compagni effettuavano improvvise verticalizzazioni e lanci lunghi. Poi l’attenzione si è spostata sugli esterni anche loro impegnati a impedire che i compagni avanzassero verso la porta. Bremer partecipa all’allenamento affiancato da un membro dello staff tecnico che gli spiega dettagliatamente ciò che chiede Mazzarri ai giocatori. Terminata questa fase è stata la volta dei centrocampisti e degli attaccanti che hanno dovuto cimentarsi in movimenti, tagli, tiri in porta diretti o dopo stop a seguire da una distanza di una venti cinquina di metri. Fra i pali si sono alternati Sirigu, Ichazo e Zaccagno.
La sessione di lavoro è proseguita con tutti i giocatori in campo e con una partitella a campo ridotto. Mazzarri ha dato ordine che si utilizzino tre tocchi e che prima che la palla arrivi agli attaccanti deve passare per gli esterni che sono De Silvestri e Berenguer da una parte e Parigini e Gilli dall’altra. Anche Acquah, Lukic, Baselli, Meïté si sono dovuti cimentare nei cross. Dopo un po’ la partitella è tornata la “classico”, quindi, senza l’obbligo di sponde per arrivare al tiro in porta. Una squadra era formata da Sirigu, De Silvestri, Bremer, N’Koulou, Bianchi, Parigini, Acquah, Valdifiori, Lukic, Falque e Belotti e l’altra da Ichazo, Fiordaliso (in alternanza con Gilli), Ferigra, Rowan, Moretti, Berenguer, Baselli, Rincon, Meïté, Edera, Butic (anche lui in alternanza con Boyé). Izzo, affaticato dai carichi di lavoro, si è dedicato a esercizi defatiganti e non ha partecipato alla partitella. Al termine dell’allenamento Belotti ha provato qualche rigore, mentre Meïté e Bremer hanno svolto un po’ di corsa, loro arrivando dal campionato brasiliano che è già in corso hanno bisogno di fare un lavoro atletico personalizzato poiché hanno già svolto la preparazione.

Oggi pomeriggio altra sessione d’allenamento l’orario dell’inizio sarà comunicato al più presto sul sito del Torino Fc.