Il Toro crolla a San Siro ed è già contestazione

Non si può pensare di cominciare una stagione, tra l'altro a margine di una prestazione orrenda come il primo tempo contro il Modena in Coppa Italia, perdendo 5-0 dando un senso di inferiorità imbarazzante e pensare di non essere contestati. A preoccupare è ancora una volta la prestazione, questa ossessione della costruzione da dentro l'area, di fronte alla squadra tecnicamente più forte d'Italia, in forte pressing con giocatori che, se serviti, difficilmente non si fanno trovare pronti a colpire. Il Toro non c'è, anche analizzando a freddo la situazione, non si riesce a trovare nulla di positivo, e questo senso di inferiorità manifestato dai calciatori, scesi in campo con la mentalità della vittima sacrificale, è un colpo al cuore per tutti gli appassionati granata.

Non si riescono a trovare neppure giustificazioni per certe scelte di formazione. L'insistenza su un centrocampo a due per tutta l'estate, da più parti (tifosi e stampa) censurato durante le amichevoli, e la scoperta, solo a corsa cominciata, di non poterlo applicare. Baroni l'ha capito tardi, e ora deve lavorare per integrare al meglio quello nuovo, ma soprattutto deve lavorare per far digerire ai calciatori impauriti una figuraccia fatta su ogni fronte possibile.