Il tormentone "Bianchi va o resta" non può condizionare il mercato
Premesso che non si sta disquisendo sulla qualità e sulle capacità di Bianchi calciatore e uomo o su quello che il giocatore ha fatto o non fatto in passato per il Torino o quello che sta facendo o non facendo in questa stagione, è impensabile e soprattutto sarebbe altamente dannoso per il Toro che il calciomercato venisse anche solo parzialmente condizionato dal fatto che il capitano e la società trovino o meno l’accordo per il rinnovo del contratto che scadrà a giugno e che di conseguenza pone Bianchi nella condizione di poter firmare dal primo febbraio un contratto per la prossima stagione con qualsiasi altra società.
Il bene del Toro va messo davanti a tutto e a tutti senza se e senza ma e il bene è il restare in serie A, tutto il resto non può e non deve contare perché in ballo c’è il futuro. Restare nella massima divisione vuol dire che si possono programmare le prossime stagioni in una certa ottica, riprecipitare in serie B dopo appena un anno di A e a seguito di tre stagioni consecutive fra i cadetti vorrebbe dire condannare il Toro a un’esistenza di mediocrità che lo poterebbe inesorabilmente a un declino senza possibilità di ritorno a una condizione consona al valore che gli spetta nel panorama del calcio italiano. Quindi questa sessione di calciomercato deve assolutamente essere impostata dalla società per trovare quegli elementi che sono indispensabili per rafforzare la rosa e al contempo devono essere ceduti quei giocatori che non rientrano nei piani tecnici o che non sono adeguati a reggere il peso della serie A.
Da domani è possibile depositare in Lega i contratti dei nuovi giocatori, il Genoa che è penultimo in classifica e che ha cinque punti in meno del Torino si è mosso per tempo e già dalla fine dello scorso anno ha messo a disposizione di Delneri, usufruendo di un permesso in deroga della Lega, Matuzalem e Floro Flores, due giocatori ritenuti utili per centrare l’obiettivo della salvezza. Questo è l’esempio lampante che se si vuole agire per il bene della squadra, provando a sopperire alle lacune, lo si può fare sfruttando gli strumenti che sono a disposizione. Al Torino lo sanno anche le pietre e i neonati che servono rinforzi a centrocampo e in attacco, visto che è in fase d’impostazione della manovra offensiva e della realizzazione dei gol che la squadra fin dall’inizio della stagione ha manifestato le maggiori difficoltà.
Ventura ha bisogno subito di un centrocampista e un attaccante di ruolo oppure un esterno, metterglieli a disposizione alla fine di gennaio, quando chiuderà la sessione del calciomercato, potrebbe essere un ritardo grave che farebbe correre il rischio di andare a intaccare il tesoretto di quattro punti che separano la squadra granata dal terzultimo posto. Il giocatore che più di tutti in questo momento sarebbe utile al Torino è Almiron, per strapparlo al Catania serve uno sforzo economico importante, ma non impossibile, soprattutto se messo sul piatto della bilancia del garantire la permanenza in serie A. Tentennare o giocare al risparmio in questa sessione di calciomercato potrebbe essere un errore gravissimo con grandi ripercussioni sul futuro. Il bene del Toro prima di tutto, il resto può tranquillamente attendere, compreso il rinnovo o meno del contratto a Bianchi.