Il Torino s’illude poi il Milan nella ripresa in tre minuti lo elimina
“Possiamo recitare solo il mea culpa, ci siamo suicidati come alle volte ci è successo e dobbiamo prendercela solo con noi stessi” è l’amaro commento di Mihajlovic per l’eliminazione dalla Coppa Italia. La sconfitta inflitta dal Milan è stata rimediata in tre minuti fra i minuti 61 e 64 e brucia parecchio. Il Torino non è riuscito a trovare lo spunto vincente per raddoppiare, il centrocampo non ha retto la pressione del Milan nella ripresa abbassando il baricentro e la squadra granata ha anche diminuito il ritmo correndo di meno e sbagliando troppe ripartenze così i padroni di casa ne hanno approfittato. Ai quarti di finale, quindi, va il Milan che affronterà la Juventus. Il Torino si era illuso di poter controllare la partita perché nel primo tempo la squadra di Mihajlovic aveva manovrato meglio giocando con maggiore intensità, i padroni di casa non riuscivano a far inserire i centrocampisti, effettuavano un giro palla un po’ lento e il fraseggio degli attaccanti in fase offensiva era quasi inesistente e per di più stavano troppo lontani e accorciavano poco, questo rendeva i rossoneri ben poco pericolosi negli ultimi venti metri e facilitava la difesa granata che riusciva a chiudere con ordine gli spazi.
Il Torino deve mangiarsi le mani perché in una partita secca quando in palio c’è il passaggio del turno e un avversario di caratura qual è il Milan non si possono buttare alle ortiche, dopo essere passato in vantaggio, tre altre occasioni per chiudere la partita prima della rimonta degli avversari. Iturbe sulla destra apre per Benassi che serve al centro dell'area Belotti che da posizione ravvicinata non dà scampo a Donnarumma (27’). Sbilanciata la difesa del Milan con Gomez che non ha chiuso né cercato il fuorigioco. Ljajic serve Belotti e la sua conclusione finisce sulla schiena di un avversario con la palla che s’impenna e finisce sul fondo di poco (30’). Azione personale di Ljajic che scarica per Iturbe, il sinistro del neo acquisto granata è preda di Donnarumma (48’). Ancora Ljajic, sulla linea di fondo tiene il pallone in campo, si gira e cerca in area Belotti, ma la difesa rossonera allontana (54’). In precedenza Benassi aveva ricevuto palla in area dalla destra e calciato in porta di prima intenzione, però la palla era stata deviata sul fondo (15’). Anche il Milan aveva avuto nel primo tempo la possibilità di pareggiare. Kucka tira in porta dalla distanza e la palla passa accanto al palo terminando sul fondo (34’). Nella ripresa la squadra di Montella è più determinata, complice anche un calo del Torino che pecca in personalità. Calcio d'angolo di Suso e colpo di testa di Sosa che sfiora il secondo palo (55). Suso prova a sorprendere Hart che si stende e respinge (60’). Il gol del pareggio rossonero è nell’aria e puntualmente arriva. Azione di Suso che si sbarazza di due avversari e con il sinistro tira, Hart respinge e Bonaventura raccoglie e poi con un traversone teso serve Kucka vicino al secondo palo che con un colpo in diagonale dal basso verso l’alto segna (61’). Dopo tre minuti il raddoppio del Milan. Gomez s’impossessa della palla la recapita a Suso che confeziona l’assist per Bonaventura che al volo e di potenza brucia De Silvestri e ribalta il risultato (64’). I due gol del Milan danno la scossa al Torino che prova a riacciuffare il pareggio. Belotti s’invola e arriva a tu per tu con Donnarumma, il giovane portiere non si fa intimorire dal tiro potente dell’attaccante e con un intervento di piede sventa il pericolo (68’). Mihajlovic non vuole assolutamente perdere e toglie Baselli e manda in campo Maxi Lopez passando dal 4-3-3 al 4-2-4 per rendere più offensiva la squadra (71’). Il “Gallo” ci riprova con un tiro dalla distanza, ma anche in quest’occasione non riesce a sorprendere l’estremo difensore rossonero (72’). Il Milan potrebbe chiudere definitivamente la gara, ma non ci riesce. Obi perde palla e la consegna a Bonaventura che entra in area e calcia di prima intenzione, ma calibra male e la sfera finisce alta sopra la traversa (85’). Barreca espulso, un intervento falloso ai danni di Suso è sanzionato dall’arbitro con l’ammonizione (87’), ma il terzino granata era già stato punito con il cartellino giallo per un altro fallo sempre a Suso (57’) così è scattata per lui l’espulsione per doppia ammonizione. Nel lungo recupero, sette minuti, il Milan ha avuto ancora tre altre occasioni per portare a tre i gol realizzati e il Torino una per andare ai supplementari. Recupero dovuto all’infortunio di Hart che uscito in presa bassa aveva ricevuto un calcio involontario in faccia da Lapadula (48’), episodio risoltosi, per fortuna, con una vistosa fasciatura al portiere che è rimasto in campo senza problemi. Lapadula scatta, la posizione è irregolare, aggira Hart e calcia, ma trova il salvataggio di Moretti a pochi passi dalla linea di porta (94’). Suso si allarga sulla destra e crossa al centro però Rossettini in spaccata riesce a mettere in calcio d'angolo (95’). Doppio passo di Locatelli che mette recapita un pallone filtrante a Lapadula, ma l’attaccante rossonero è lievemente in ritardo e non ci arriva per pochissimi centimetri (96’). L’ultimo sussulto è del Torino. Punizione dalla distanza di Ljajic, con Hart che si posiziona in barriera per disturbare e impedire una perfetta visione al suo omologo rossonero, il serbo calcia e supera la barriera, ma ancora una volta Donnarumma si mette in evidenza e in due tempi blocca la palla (98’).
Il Torino ancora una volta non è riuscito a superare gli ottavi di Coppa Italia e si è precluso così una strada per accedere all’Europa League. Nota positiva la prestazione di Ljajic che dopo l’ultima inguardabile con il Sassuolo in campionato ha fatto rivedere che la sua qualità è sempre di alto livello. Iturbe non ha giocato male, ma è evidente che deve apprendere gli schemi e inserirsi nelle manovre della nuova squadra e ritrovare la continuità. Da tempo, e non solo in questa stagione, si sa che serve potenziare il centrocampo con giocatori di comprovata qualità e personalità, ma questa lacuna non è stata ancora colmata perché è evidente che non bastano Benassi, Valdifiori e Baselli. Il mercato è in pieno svolgimento e si continua a parlare di Castro e di Hiljemark e anche di altri giocatori che sono però più avvicinabili a scommesse che a veri rinforzi. Prima dell’inizio della partita il direttore sportivo Petrachi aveva dichiarato ai microfoni di Rai Sport: “Stiamo lavorando per vedere se riusciremo a fare qualche operazione. Se capiterà di prendere qualcuno per migliorarci lo faremo sicuramente”. Per l’Europa non basta il “se capiterà” ci vuole il “prenderemo subito”. Fra tre giorni ci sarà di nuovo il Milan e va evitata la terza sconfitta stagionale con i rossoneri e per il Torino inizierà il girone di ritorno. Sarebbe un peccato non sfruttare il record di punti fatti nel girone d’andata, ventinove, ma con una squadra che non ha alternative adeguate in tutti i reparti provare a rimontare dall’ottavo posto al quinto recuperando i sette punti - più eventuali altri tre se il Milan batterà il Bologna, quando recupererà la gara non disputata a fine dicembre – sembra un’impresa ciclopica.