Il Torino non è ancora pronto per supportare il doppio attaccante: ci vorrà tempo e spirito d’adattamento
L’accoppiata Sanabria più Zapata non ha dato i suoi frutti contro la Lazio, forse, con il senno di poi è ovviamente facile dirlo, non era la partita giusta per provare l’esperimento perché si giocava tre giorni dopo la gara con la Roma dove il dispendio fisico era stato elevato e Zapata aveva giocato per 97 minuti per la prima volta, era da molto tempo che non gli capitava di disputare un’intera partita, mentre Sanabria arrivava da un infortunio, distrazione di basso grado al muscolo semitendinoso durante il match con il Milan, ed era sceso in campo 20’ con i giallorossi. Entrambi quindi non erano al top della condizione, ma in generale tutta la squadra ha faticato soprattutto nel secondo tempo poiché sono parecchi i giocatori del Torino che non hanno quella brillantezza atletica che di solito contraddistingue le squadre di Juric. In più Buongiorno si era fatto male, oggi si saprà di più sull’entità dell’infortunio all’adduttore destro, e se anche Sazonov se l’è cavata non avere Ale è un problema anche a livello tattico. Senza dimenticare che Vlasic, Zapata e Sazonov non hanno fatto la preparazione estiva poiché sono arrivato in granata rispettivamente l’8, il 31 e il 30 agosto ed è quindi evidente soprattutto per il centravanti e il difensore, sono nuovi, che non hanno ancora avuto il tempo per amalgamarsi con il resto della squadra. Non ultimo il Torino non è abituato a giocare con due punte che comportano movimenti differenti rispetto a due trequartisti e una sola punta.
Non significa che l’utilizzo di due centravanti debba essere escluso, lo stesso Juric nel post partita con la Lazio ha detto che pensa che si possa riproporre questo schieramento, ma ci vuole tempo affinché possa risultare efficace. E il tempo si dilata a causa del campionato in corso, con le partite da preparare, e le soste per gli impegni delle Nazionali non servono più di tanto poiché tanti giocatori non ci sono, l’ultima volta mancavano Vlasic, che è l’unico calciatore della rosa che ha le caratteristiche che gli permettono di adattarsi a fare da supporto a due punte, Radonjic, Ilic, Vojvoda, Linetty, Rodriguez, Sazonov, Zima, Milinkovic-Savic e Gineitis. Condizione atletica, nessun infortunato e tanto lavoro queste sono le tre condizioni affinché Sanabria e Zapata e in alternativa Pellegri possano giocare insieme con benefici per il Torino.
L’arrivo di Zapata al Torino è indubbiamente positivo, ma per giocare con due attaccanti servirebbe un trequartista di ruolo e in rosa un giocatore con queste caratteristiche non c’è. Radonjic, Karamoh e Seck rendono meglio se possono posizionarsi più all’esterno e lo stesso Vlasic è più efficace quando al suo fianco ha un altro in modo che possa stare più sul centro-destra. Per la verità l’ideale sarebbe avere un giocatore che sia pit bull come Vlasic, ma che abbia anche l’inventiva nelle giocate di Radonjic.
Sta solo a Juric decidere, ma forse lunedì contro il Verona sarebbe meglio tornare al consueto 3-4-2-1 scegliendo chi fra Sanabria, Zapata e Pellegri ha recuperato meglio e schierarlo titolare sapendo che in corso di gara ci sono due alternative da poter utilizzare e anche l’immissione di una seconda punta, però a gara in corso. E poi sabato 7 ottobre con la Juventus si vedrà cosa fare.