Il Torino gode e fa godere: primo da solo dopo mezzo secolo. E i gemelli del gol sono...tre
E’ stata la notte più dolce per il Toro da quasi mezzo secolo a questa parte. Era da 47 anni, infatti, che i granata non andavano a dormire in vetta alla classifica in solitaria. Sono riusciti a farlo Zapata e compagni, con Vanoli direttore d’orchestra. E a Verona si è ritrovata la verve offensiva persa per una domenica contro il Lecce, con i tre attaccanti Sanabria, Zapata e Adams a segno contemporaneamente. Il 3-2 al Bentegodi è un altro segnale del vanolismo che sta entrando nel mondo Toro e del Toro che sta provando a prendere finalmente il volo. Il paraguaiano si è ritrovato dopo un avvio di stagione in sordina, il capitano continua ad essere trascinatore e nel gioco aereo è sempre più senza rivali, lo scozzese si sta ambientando alla grande sotto la Mole e in serie A: Vanoli ha finalmente alternative là davanti e si vede.
"Ho la fortuna di avere quattro attaccanti forti, bravi, a me piace giocare con le due punte e ho la possibilità di alternarli, sono stati bravissimi loro: Sanabria ha la qualità da rifinitore, ci aiuta a collegare col centrocampo, Karamoh attacca più la profondità” le parole del tecnico per coccolarsi tutto il suo reparto offensivo. E poi c’è quella classifica che non era così bella da quasi mezzo secolo: “Noi giochiamo per i tifosi, devono sognare, noi dobbiamo lavorare, stare con i piedi per terra: abbiamo un’altra partita importante, una squadra come il Toro deve pensare anche alla Coppa Italia” ha spiegato l’allenatore. Intanto, però, i granata godono e fanno godere: lassù, davanti a tutti, aspettando il resto della giornata di serie A. E al Filadelfia si prepara già il prossimo appuntamento, con l’Empoli che si presenterà al Grande Torino già martedì sera nei sedicesimi di finale di coppa.