Il Torino deve ritrovare cuore, spirito, ferocia e gamba per non fare una figuraccia contro la Juventus
Se sabato alle 18 il Torino si presenterà sul terreno di gioco dello Juventus Stadium come ha fatto al cospetto della Lazio e del Verona la sconfitta è assicurata. Purtroppo perdere il derby non è una novità essendo diventato praticamente una costante poiché è accaduto 22 volte su 28 negli ultimi diciotto anni, con solo una vittoria e cinque pareggi, come anche subire più di un gol 52 in totale con una media di quasi 2 a partita (1,85) e solo 15 fatti ossia poco più di mezzo a gara (0,53). Un passato che è meglio lasciarsi alle spalle in modo che non influenzi il presente.
Il Torino non arriva bene al derby a causa di infortuni e dello smarrimento del gioco che sta caratterizzando questo avvio di stazione. La difesa ha gli uomini contati: molto difficile che Sazonov possa recuperare dalla botta alla caviglia destra presa contro il Verona, Zima è sì stato convocato contro gli scaligeri ma solo per “dargli una spinta e vediamo se riuscirà a ricominciare ad allenarsi col gruppo”, ha spiegato mister Juric, e comunque non ha ancora la condizione fisica necessaria per affrontare bene una partita così impegnativa. Non ci saranno di certo né Buongiorno e né Djidji, alle prese con i rispettivi infortuni, quindi toccherà di nuovo a Tameze posizionarsi a destra nella linea difensiva adattandosi ad un ruolo non suo, con i gialloblù se l’è cavata egregiamente, ma con i bianconeri è facile prevedere che sarà più complicato. E l’ex Primavera N’Guessan resta l’unico altro difensore di ruolo che c’è in rosa e andrà in panchina. E sulle fasce se non è proprio emergenza quasi, purtroppo, Soppy sarà out: lesione di II grado ai muscoli ischiocrurali della coscia sinistra. Da capire pure le condizioni di Vojvoda, out contro il Verona per un trauma contusivo alla coscia destra, e quelle di Pellegri, sofferenza al muscolo adduttore sinistro. Ogni scongiuro è ammesso e servirà anche che la Fortuna presti un occhio di riguardo a preservare Schuus, Rodriguez, Tameze e N’Guessan, Bellanova, Lazaro, Vojvoda e Pellegri, anche solo da un accenno di starnuto.
Bellanova, Ilic, Ricci, Vlasic, Radonjic e Sanabria non stanno rendendo per quanto possono e questo sta influendo in modo pesante sul gioco. Infatti il Torino non riesce più a mantenere il baricentro alto e a fare efficacemente il pressing nella metà campo avversaria senza dimenticare che continua a faticare nel segnare, sei gol in sette partite di campionato è il magro bottino, e neppure l’arrivo di Zapata finora ha risolto il problema. L’unica prestazione veramente convincente è stata quella con la Roma, anche quella con la Salernitana non è stata male però la caratura degli avversari era inferiore a quella dei giallorossi.
La Juventus non sta attraversando un periodo brillante: tenuto conto che non è impegnata nelle competizioni europee e che fino a gennaio non disputerà la Coppa Italia, per cui deve concentrasi solo sul campionato, il 3° posto, in coabitazione con il Napoli, frutto delle vittorie con Udinese, Empoli, Lazio e Lecce e dei pareggi con Bologna e Atalanta, completa il quadro la sconfitta per 4 a 2 con il Sassuolo, non è un risultato così esaltante anche se Inter e Milan che guidano la classifica hanno solo 4 punti in più. Critiche ai bianconeri sul piano del gioco non sono mancate. Allegri anche lui ha dovuto fare i conti con gli infortuni di giocatori importanti, Pogba anche sospeso dal Tribunale Antidoping per positività al testosterone, Vlahovic in dubbio per il derby, Alex Sandro, De Sciglio e Milik che dovrebbe rientrare in gruppo oggi. Di sicuro la Juventus punterà alla vittoria con il Torino provando a mascherare i propri problemi e sfruttando quelli dei granata.
Derby quindi delicato sia per il Torino sia per la Juventus. La vittoria serve ad entrambe e una sconfitta ne acuirebbe le problematiche. Dovrebbe quindi essere un derby combattuto, sempre che in campo non prevalga la paura di perdere e un tale atteggiamento rischierebbe di essere più controproducente per il Torino che quando si è presentato così al cospetto della Juventus ha finito sempre effettivamente per perdere. Cuore, spirito, ferocia agonistica e gamba questo servirà al Torino per non fare una figuraccia contro la Juventus e possibilmente tornare a vincere un derby, risultato che manca dal 26 aprile 2015.