Il segnale forte per scuotere il Torino deve arrivare dall’agire di Cairo e Vagnati sul mercato
Non basta, come ha detto ieri Vagnati a margine della consegna del “Golden boy” di Tuttosport, che “la squadra cambi l’atteggiamento e l’approccio in modo che poi arriveranno di conseguenza anche risultati differenti”. Di sicuro è molto importante, ma non basta perché anche la società e l’allenatore devono farlo. L’aver preso Giampaolo e non avergli poi dato i giocatori che gli servivano per attuare il suo gioco è stato un segnale molto negativo per la squadra che già arrivava da una stagione pessima con la salvezza raggiunta alla penultima giornata. E l’aver inviato segnali negativi a una squadra che già aveva palesato innumerevoli criticità ha solo peggiorato la situazione come dimostra la situazione attuale.
Il problema dei gol subiti è il principale che deve essere risolto dal Torino ed ha la priorità su tutto perché le 27 reti incassate in 11 partite hanno vanificato i 19 gol che sono stati realizzati. Non si tratta solo di numeri, ma di una fotografia che immortala la situazione, infatti, la difesa granata è la peggiore della Serie A, mentre l’attacco è da lotta per l’Europa League essendo l’8°. La fase offensiva può sicuramente essere migliorata, ma può a questo punto attendere per quanto il detto “la miglior difesa è l’attacco” abbia un suo valore.
Giampaolo deve decidere una linea e portarla avanti perché ormai è chiaro che né difendere a quattro né a tre sono soluzioni che portano frutti, ma alternare è forse anche peggio perché crea ancor più confusione in una squadra che evidentemente è allo sbando. Anche utilizzare difensori diversi non ha dato i risultati sperati. Per carità è apprezzabile che il mister abbia provato a cambiare per vedere di trovare la quadra, ma non essendo servito continuare su questa strada è inutile. A prescindere dagli avversari e sperando che i difensori non si infortunino e non siano colpiti dal Covid in modo da averli tutti a disposizione, Giampaolo scelga qual è la linea difensiva che ritiene meno peggio, migliore al momento è una parola non appropriata, e la adotti in attesa che dal mercato di gennaio arrivino dei rinforzi validi e non scartine altrui.
Cairo e Vagnati non possono non essersi resi conto dei problemi e in particolare di quello dei gol subiti per cui senza aspettare gennaio dovrebbero già aver iniziato a muoversi per trovare almeno un difensore centrale che per esperienza e doti tecniche sia in grado di dirigere la linea difensiva e diventarne il baluardo. Se non lo hanno fatto e pensano che si possa attendere ne saranno responsabili. Il mercato di riparazione apre i battenti il 4 gennaio e quello stesso giorno dovrà essere annunciato il nome di un nuovo difensore, se ci fosse la possibilità di farlo anche prima nel periodo della sosta natalizia sfruttando qualche deroga andrebbe ovviamente colta al volo l’opportunità. Sarebbe grave se si attendesse di riuscire a vendere qualche difensore prima di prenderne un altro ed è impensabile che con la squadra che lotta per la salvezza non si corra ai ripari subito dando così un segnale forte alla squadra. L’“esame di coscienza collettivo” da fasi “subitissimo” di cui ha parlato ieri Vagnati deve partire proprio da lui e da Cairo che sono ai vertici della società in modo che si diffonda a tutti e che generi il primo passo che attraverso fatti concreti porti ad ottenere risultati differenti. E se la società sta agendo per prendere un difensore i giocatori vengono a saperlo e capiscono che il vento è cambiato.