Il problema del gol al Torino investe tutti i reparti e in particolare le punte

14.02.2023 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin con dati Lega Serie A
Antonio Sanabria
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Antonio Sanabria
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22 reti segnate in altrettante partite sono una miseria e lo sono tanto più per una squadra che è al 7° posto. Il Torino è al 14° posto, insieme al Lecce, per gol realizzati e se si considera che ne ha subiti 23 che collocano i granata al 5° posto, piazzamento da Europa League, il dato è ancora più stridente. Andando a vedere chi finora ha segnato in campionato si nota che non c’è un reparto che non sia carente sotto questo aspetto. I "migliori" sono i trequartisti o esterni d’attacco con 11 gol in 4, Miranchuk (Monza, Milan, Verona e Fiorentina) e Vlasic (Cremonese, Atalanta, Lecce e Sampdoria) a quota 4, Radonjic 2 (Cremonese, Sampdoria) e Karamoh 1 (Udinese). Seguono le punte di ruolo con 5 in 2, Sanabria 4 (Monza, Napoli, Salernitane e Empoli) e Pellegri 1 (Udinese). I centrocampisti con 4 in 3, Lukic, che è stato ceduto, 2 (Empoli e Atalanta), Linetty 1 (Roma) e Ricci 1 (Empoli). Infine i difensori con 2 in 2, Aina 1 (Udinese) e Djidji 1 (Milan). Da notare anche che dagli uomini di fascia è arrivato un solo gol (Aina) e da chi è subentrato 1 (Sanabria).

In generale tutta la fase offensiva quindi non va sufficientemente bene perché non basta costruire occasioni da gol, che effettivamente non mancano, se poi non le si concretizzano. Finora la squadra di Juric ha creato 220 occasioni riuscendo a segnare solo 22 gol. I tiri totali sono stati 166 e quelli in porta 87. I numeri parlano chiaro e se si pensa che il Torino è una squadra votata al gioco offensivo la situazione è ancor più preoccupante. I cinque gol segnati dalle punte di ruolo sono poi imbarazzanti. C’è da dire che purtroppo Pellegri, che ha potenzialità da vero bomber, a causa dei problemi fisici non ha potuto contribuire come avrebbe voluto e ci si aspettava. Invece la scarsa prolificità di Sanabria era prevedibile stando al trend che ha sempre avuto in carriera. Anche dai trequartisti o esterni d’attacco tanto di più non era possibile aspettarsi .

Ci si domanda allora perché il Torino in estate, quando ha costruito la squadra, e poi anche durante il mercato di riparazione di gennaio non ha provveduto a immettere in rosa giocatori inclini a fare gol? Non si riesce a dare una risposta, a meno che non si ritenga che volontariamente il Torino ha formato una rosa che puntasse a non subire troppi gol per non essere coinvolta nella zona dove ci sono squadre che lottano per non retrocedere, ma che tralasciasse o, diciamo, affidasse al fato la probabilità di essere qualche cosa in più del galleggiare a centro classifica. Non è possibile che Juric, Vagnati, Moretti e Cairo non potessero prevedere che ci sarebbe stato il problema del gol perché bastava guardare su Wikipedia andando a vedere quanto prolifici fossero i giocatori che c’erano e chi si voleva acquistare per comprenderlo. Ormai non è più possibile correre ai ripari, ma che almeno serva di lezione per la prossima stagione.