Il Papa è meglio del Re

15.02.2009 15:02 di  Marina Beccuti   vedi letture
Il Papa è meglio del Re
TUTTOmercatoWEB.com

Claudio Piana

E’ finalmente terminata la vicenda mister X, e come si temeva è terminata nell’unico modo possibile per i tifosi del Toro, ovvero con un nulla di fatto misto a d una sensazione di presa in giro e voglia di destabilizzare l’ambiente.


Troppe volte il nome di un nuovo acquirente, facoltosissimo e innamorato del Toro, è uscito alla ribalta nei momenti critici della squadra. Che siano franchi monegaschi, rubli russi o lire sabaude per il Toro ciclicamente si prospetta un avvenire roseo da far invidia ai cugini juventini, un avvenire da champions con stadio di proprietà (quasi sempre il Fila) e soprattutto in contrapposizione netta con l’attuale situazione che non coltiva tali ambizioni.


Questa volta pare che addirittura dietro a tutto possa esserci casa Savoia, nientepocodimeno che il figlio illegittimo del Re, tale Raffaele Ciuccariello da Lucera. Ovviamente queste sono solo illazioni, voci non confermate che ci limitiamo a segnalare con un pizzico di ironia immaginando nell’albero genealogico dei Savoia nascere e magari crescere il ramo Ciuccariello a fianco a quello degli Asburgo.


La cosa su cui però i tifosi non sono disposti a ironizzare è il Toro, è la storia e la leggenda di un club che troppe ne ha passate e che troppe cose significa per chi, con passione, continua a seguirne le vicende. E’ la rabbia che si trova nel vedere tre avvocati di cui uno di conclamata fede juventina, convocare una conferenza stampa per delineare nebulosi e assurdi piani di programmazione in nome del Toro, disprezzando e irridendo il presente ed il passato della società.
Sentire il terzetto di professionisti dire che il Toro è ostaggio di Cairo e che i tifosi purtroppo sono illusi, che non riescono a vedere la realtà dei fatti, è un gratuito attacco al mondo granata che, con tutto il rispetto, si sente diverso dal Novara o dal Foggia, le alternative individuate dal facoltoso ex mister X all’acquisto del Toro.


Quello che ad oggi è stato fatto da Cairo ovviamente non è esente da critiche, l’attuale posizione in classifica lo sta a dimostrare ma altrettanto indiscutibili sono i meriti e la passione del presidente che, è innegabile, ha sempre messo la propria faccia su ogni decisione e risultato della squadra. Anzi, se di critiche vogliamo parlare, è proprio la mancanza di collaboratori il limite del Toro targato Cairo e la nomina di Foschi si spera sia in qualche modo un tentativo di rimediare a questa carenza.


La fine di questa telenovela speriamo abbia finalmente e definitivamente fatto capire ai tifosi granata che nessun plurimiliardario scenderà mai in campo per l’acquisto del Torino, e che forse questo è proprio quello che ci rende diversi e orgogliosi di tifare Toro.


Il nome Cairo a qualcuno potrà non piacere ma dopo anni di debiti per la prima volta abbiamo un presidente che paga gli stipendi in maniera regolare, forse troppo visti i risultati sul campo e, udite udite, non ha mai avuto un fallimento o un protesto alle spalle, cosa nella norma secondo il Signor Ciuccariello (un nome che suona troppo simile a quello del nefasto Cimminelli), ma cosa alquanto normale per la maggioranza dei tifosi granata.