Baroni: "La squadra ha tanta energia e Gio ci dà quello che ci serve"

Marco Baroni si gode la sua prima vittoria in campionato, da che è diventato l'allenatore del Torino, e che successo contro la Roma di Gian Piero Gasperini.
Che vittoria è stata oggi lo spiega lo stesso tecnico fiorentino: "Ho molto rispetto di Gasperini, sapevo che potevano giocare con due trequartisti in attacco. Siamo stati bravi a vincere la partita. Anzi, in questo momento la stima verso di lui è ancora maggiore, da questo punto di vista. In settimana pensavo che loro potessero giocare con due o tre trequartisti, che ci potevano dare fastidio. Secondo me il 4-3-3 può andare un po' in difficoltà con i due o tre trequartisti, perché si abbassano molto a venire a prendere palla. E quindi ho pensato di togliere un centrocampista e di mettere un difensore in più, proprio per poter uscire meglio su questi giocatori e gestire l'ampiezza. Con la Fiorentina, ad esempio, avevamo scelto il 3-4-1-2 e avevamo tenuto molto bene il campo, perché c’erano i riferimenti: i due o tre trequartisti ti portano fuori, oltre ai difensori centrali, e puoi andare un po' in difficoltà. Per questo abbiamo optato per questa soluzione, ma al di là di questo abbiamo preparato la partita cercando di dare pressione, tenerli lontani e andare nell’area avversaria. Nel primo tempo l’abbiamo fatto molto bene. Quello che ho detto ai ragazzi è che ho fatto i complimenti. Magari nell’ultima parte di gara, anche per via delle poche energie e del grande caldo, ci siamo abbassati troppo. Ma questa è una cosa che la squadra non deve fare, perché così rischi di concedere occasioni agli avversari solo per esserti abbassato troppo".
Il grande merito va a Simeone, l'autore del gol vittoria: "Nel progetto iniziale pensavamo che non saremmo riusciti a prenderlo. Quando il presidente mi ha parlato di questa opportunità, ho detto di prenderlo subito, perché è un giocatore che mi piace: ha energia ed è uno che attacca continuamente la profondità. Adesso spero di poter riportare tutti e tre gli attaccanti alla miglior condizione. Intanto, di poter riavere Duván almeno a un livello medio, perché ancora gli manca qualcosina. Con loro tre in forma possiamo avere anche un’altra soluzione, non giocare sempre allo stesso modo. In questo momento, Gio ci dà quello che ci serve. La squadra ha tanta energia, lui ci aiuta molto nella prima pressione. Ha fatto una buona partita, sono contento che abbia trovato anche un gran gol. Ma a me non stupisce".
Dopo il 5-0 subito dall'Inter, qualosa è cambiato: "Mi sono arrabbiato dopo la gara di Milano. A San Siro, nel primo tempo facciamo due falli, tra il primo e il secondo ne facciamo sei e l'Inter fa 20 falli, cioè il Torino si presenta là, fa una partita pulita, perché poi abbiamo anche giocato, abbiamo fatto 350 passaggi, ma una partita troppo pulita. Quindi, diciamo che se non vinci, impari, e quella è stata una bella lezione dura, perché ci ha riportato, compreso me, quindi ci ha riportato bene, siamo ripartiti, lavorando molto sulle pressioni, una squadra che andava fuori senza portare pressione, questo nel calcio di adesso, nel calcio moderno non si può fare, noi dobbiamo tirare fuori una squadra che sappia andare ad aggredire nella metà campo avversaria, portando le giuste pressioni, nelle giuste distanze. Simeone l'ultima partita intera l'ha fatta qui in Lazio-Napoli, quindi c'è del lavoro da fare, a me il lavoro non mi spaventa, però non chiedo tempo, perché non ne abbiamo più, quindi è inutile chiedermi".
Asllani si sta integrando velocemente: "Lui è un buon giocatore. Gli devo stimolare il passo giusto, ma è un calciatore che ha voluto fortemente il Torino nonostante tante altre richieste".
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