Il non senso di tirare per le lunghe l’arrivo dei tre giocatori promessi: il Torino ha pure i soldi!

Il non senso di tirare per le lunghe l’arrivo dei tre giocatori promessi: il Torino ha pure i soldi!TUTTOmercatoWEB.com
Cairo e Baroni
Oggi alle 11:30Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Alla prima partita ufficiale del Torino, in Coppa Italia con il Modena, mancano due settimane, si giocherà lunedì 18 alle 21,15, e come ha detto il presidente Cairo per completare la rosa servono 3 giocatori: un terzino sinistro, un esterno destro e un altro non specificato e se qualcuno sarà ceduto allora andrà sostituito però dipende in che ruolo gioca. E per essere chiaro ha fatto due esempi: in mezzo al campo dove ci sono Anjorin, Ilic, Casadei, Gineitis, Tameze e Ilkhan, quindi sei giocatori per due posti considerando il 4-2-3-1, in questo caso non arriverebbe nessun altro a fronte di un’uscita, mentre al centro della difesa essendoci Maripán, Coco, Ismajli e Masina se uno andasse via dovrebbe essere sostituito. E mister Baroni parlando della squadra in riferimento al gioco ha detto: “Ogni giocata deve avere un'anima e ogni pallone deve avere la partecipazione collettiva. Non c'è una squadra che difende e una che attacca poiché si lavora tutti insieme”. Però mancando tre giocatori non si può lavorare tutti insieme, cosa che già non era stata fatta durante i 12 giorni del ritiro a Prato allo Stelvio perché di nuovi ce ne erano solo due e gli altri tre sono arrivati dopo.

C’erano infatti il centrocampista Anjorin, che non sempre si è allenato con i compagni perché ha accusato problemi fisici, e il difensore Ismajli e poi solo la sera del terzultimo giorno è arrivato l’esterno Ngonge che infatti poi non ha giocato l’amichevole con la Cremonese, che ha concluso il lavoro in Val Venosta, e non è stato neppure convocato per le successive due amichevoli con il Monaco e solo oggi è previsto che inizi ad allenarsi con i compagni, avendo finora svolto solo un programma personalizzato. Anche il nuovo portiere Israel non era in Trentino Alto Adige così come l’esterno Aboukhlal però almeno loro erano a disposizione per le due amichevoli con il Monaco, il portiere poi ha subito, nella seconda delle due gare,un colpo fortuito alla testa e ha dovuto uscire dal campo e, come da protocollo in questi casi, stare a riposo nei giorni successivi per smaltire il trauma cranico e forse oggi, dopo i controlli di routine, potrà tornare a lavorare.

Tutto ciò cosa significa? Semplice che Baroni non ha ancora potuto iniziare appieno ad amalgamare la squadra e mancano due settimane alla Coppa Italia e tre all’inizio del campionato, che tra l’altro non sarà semplice poiché in calendario ci sono Inter e Fiorentina e poi dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali - periodo nel quale parecchi giocatori, verosimilmente una decina, non saranno presenti - Roma, Atalanta, Parma e Lazio prima della seconda sosta del campionato che avverrà dopo il 5 ottobre. A campionato iniziato Baroni non avrà così tanto tempo per lavorare sul gruppo dovendo preparare partite con squadre che sulla carta hanno organici più forti e strutturati per cui ogni giorno che passa senza l’arrivo dei rinforzi che servono è tempo che viene sottratto all’allenatore che così non viene messo nella miglior condizione per poter svolgere il suo lavoro.

Va anche ricordato che il Torino ha nelle sue casse i soldi per poter prendere i giocatori senza aver bisogno di fare altre cessioni. E lo ha detto lo stesso presidente Cairo: “Quest’anno all’incirca, tra spese di cartellino e bonus facilissimi da raggiungere per i prestiti, abbiamo speso circa 22 milioni e ne abbiamo incassati più o meno 40. Avremo quindi questo vantaggio". Per cui perché tirare per le lunghe per prendere i tre giocatori che mancano?