Il mercato di gennaio un banco di prova anche per il ds del Torino Bava
Non è ancora stato presentato ufficialmente, chissà perché visto che la sua ufficializzazione a nuovo direttore del Torino è datata 28 giugno e ormai sono passati esattamente sei mesi, ma Massimo Bava uscendo dall’ombra del presidente Urbano Cairo, che lo ha oscurato nel mercato estivo, è in questa sessione di mercato invernale che deve dare il meglio di sé, altrimenti rischia che gli si incolli addosso l’etichetta di colui che è bravo solo a trattare a livello giovanile, dove le sue capacità sono riconosciute anche dagli addetti ai lavori. Il compito che lo attende è complicato perché storicamente nel mercato di gennaio in entrata il Torino fa poco, negli ultimi due anni assolutamente nulla, e in più la squadra ha dimostrato di avere troppe oscillazioni e un gioco non convincente se non a sprazzi e per questo andrebbe rinforzata.
Quanto Bava riuscirà a fare dipenderà dal budget che gli metterà a disposizione Cairo e da quanto potrà incrementarlo con le cessioni dei giocatori che Mazzarri ha chiesto per sfoltire l’attuale rosa. Per alcuni, Edera e Parigini, è più probabile il prestito che è, invece, certo, qualora si trattasse di andare a farsi le proverbiali ossa, per quel che riguarda Millico. Per Bonifazi, a fronte di una congrua offerta che sia non inferiore ai 12 milioni, l’addio potrebbe essere definitivo. Per il resto, secondo i più, i candidati tra i big ad andare via sono Zaza e Falque, che hanno estimatori, Spal, Sassuolo, Fiorentina e anche in Spagna c’è chi li potrebbe accogliere volentieri, ma è da vedersi se prima di tutto arriverà il vai libera da Cairo che così dovrebbe cambiare rotta rispetto a quest’estate quando disse, e poi effettivamente face, che non avrebbe ceduto nessun giocatore. Ma adesso gli scenari sono un po’ cambiati visto che Zaza di spazio ne ha avuto poco così come Falque, però, è stato frenato da infortuni, ma comunque anche per lui l’arrivo di Verdi ha fatto sì che Mazzarri, dovendo inserire l’ex Napoli e non potendo o volendo giocare con troppi attaccanti, abbia finora intrapreso scelte che pongono i due in ruoli non primari. Per Zaza l’ok alla cessione da parte di Mazzarri potrebbe arrivare, per Falque meno soprattutto se il suo recupero fisico fosse completo lo spagnolo tornerebbe utile, ma a quel punto Iago quanto dovrà sgomitare per ricavarsi spazio con Belotti e Verdi che occupano due posti in attacco?
Bava, coadiuvato da Omar Milanetto suo braccio destro e capo degli osservatori granata, sta scandagliando i vari mercati visionando filmati su filmati di giocatori per scoprire chi potrebbe essere utile alla causa. Ma per quanto questo grande lavoro sia utile deve essere completato dalla possibilità d’intavolare trattative dopo aver visionato di persona i giocatori all’opera. Ed è qui che Bava dovrà essere bravo a convincere Cairo a lasciare a lui e ai suoi collaboratori la possibilità di viaggiare, più di quanto finora possano aver fatto, e di andare oltre la mera osservazione. Bava, come chi lo ha preceduto, potrà anche commettere qualche errore visto che non è sempre possibile trovare i giocatori giusti o meglio che si adattano a nuove realtà, ma deve essere messo nella condizione di agire con pieni poteri per far sì che i frutti si vedano e che si possano raccogliere non solo per quel che riguarda le cessioni, ma soprattutto per i nuovi acquisti.