Il male del Torino non è Vanja Milinkovic-Savic, ma l’aver puntato su di lui è un azzardo continuo

30.04.2023 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vanja Milinkovic-Savic
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Vanja Milinkovic-Savic
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il portiere non è meno importante di un bomber, ma spesso nel calcio lo si dimentica e ci si ricorda di quanto valga veramente una parata solo quando questa non viene fatta e si subisce gol. Persino le parate più importanti restano nella mente nel breve termine e poi tendono a scomparire, a differenza dei gol che nella memoria collettiva restano e sono celebrati per sempre. Le fortune delle squadre però tante volte dipendono dall’avere un buon per non dire ottimo portiere, non per nulla chi vince gli scudetti o le coppe è colui che subisce sempre pochi gol. Per carità, deve segnare anche molte reti, ma se al contempo la squadra incassa parecchi gol non risulterà mai vincente. Al più sarebbe una discreta o forse anche buona squadra, ma mai primeggerebbe. L’importanza del portiere poi è ancora più evidente per le squadre che debbono salvarsi visto che avercelo può garantire almeno il pareggio quindi il conquistare un punto. Però anche chi sta a metà classifica ha bisogno di un buon portiere se prima o poi vuole fare meglio ed è proprio il caso del Torino. Il ruolo del portiere è delicatissimo e se anche fa totalmente parte della squadra alla fine è sempre solitario. E a spiegarlo in modo magistrale è la poesia di Umberto Saba “Gol”*, che è anche una metafora della vita.

Ebbene, dopo questa lunga premessa è il caso di concentrarsi su Vanja Milinkovic-Savic che anche ieri sera con l’Atalanta è stato, purtroppo per lui e per il Torino, protagonista in negativo in occasione del gol di Zappacosta, l’ex di turno che ha sbloccato il risultato. Ederson recupera la palla poi Scalvini la gestisce e la passa a  Zappacosta che prima vince il duello con Lazaro e poi con un rasoterra la manda in rete con Vanja che legge malissimo la situazione e forse credendo che zappa costa stesse per effettuare un cross si posiziona malissimo e  viene infilzato. Sulla seconda rete dell’Atalanta firmata da Zapata non ha invece colpe perché il colombiano elude Schuurs, lasciandolo letteralmente a terra, e poi da distanza molto ravvicinata insacca vanificando il pareggio di Sanabria. Per il resto il portiere del Torino non ha dovuto fare chissà quali parate, decisamente un’ordinaria amministrazione.
In assoluto giudicare una prestazione per un solo episodio è ingiusto, ma l’errore è stato così grande che, purtroppo, incide in modo assoluto.

Sia chiaro, il male del Torino non è Vanja Milinkovic-Savic, che dal suo arrivo in granata ha fatto grandi passi avanti, grazie al proprio lavoro e a quello del preparatore dei portieri Paolo Di Sarno, ma resta il fatto che di tanto in tanto commette errori che costano punti. Pecca soprattutto nella lettura delle azioni, nelle uscite in particolar modo nell’area piccola ed è anche un po’ lento nel buttarsi. Ha anche lati positivi perché sa sfruttare la sua altezza, 202 centimetri, arrivando su palle che sembrano imprendibili e ha piedi molto educati che gli permettono di fare lanci lunghi precisi ed è molto comunicativo sia negli allenamenti sia in partita.

Ma restano comunque i suoi errori, che non ha senso elencare perché non si vuole puntargli il dito contro. Mister Juric professa fiducia in Vanja e lo ha fatto anche ieri nel post partita rispondendo alla domanda se ci fosse un problema portiere nel Torino: “Sono stra soddisfatto di Vanja: sta disputando un'annata ottima, anche se oggi (ieri, ndr) non ha fatto bene. Ma ho piena fiducia in ciò che stiamo facendo. Sono molto contento di lui, sono soddisfatto. Quando si fa la scelta di crescere in un ragazzo giovane che ha grandi potenzialità ogni tanto la si paga. L'Atalanta ha in panchina Musso che costa 20 e più milioni e anche lui ha passato momenti difficili. Abbiamo fiducia in Vanja sapendo che quando si hanno giocatori come lui, Radonjic, Buongiorno  li si sta costruendo e per arrivare ad un certo livello ci vuole un po’ di tempo".  Il Torino lo ha scelto per il dopo Sirigu e recentemente gli ha anche rinnovato il contratto quindi lo vuole pure per il futuro facendo una scelta che al momento pare netta e granitica. Però è inevitabile porsi la domanda: se il Torino avesse un portiere che commette meno errori non sarebbe un pochino più avanti in classifica? Il gol subito, come dimostra chiaramente anche quello di Zappacosta, non può essere assurto a colpa solo di Vanja perché ne ha anche Lazaro, così come è stato Schuurs a farsi beffare da Zapata con Milinkovic-Savic che non ha potuto fare nulla sul tiro così ravvicinato. Per chi ha a cuore le sorti granata resta in testa il tarlo che per alzare l’asticella serve un portiere che sappia rimediare agli errori dei compagni, in fin dei conti il ruolo si definisce anche con le parole: estremo difensore.

Di seguito il video con i gol e gli highlights del match (se non riuscite a vederli controllate sul vostro pc, tablet o smartphone che nel browser non sia attivo l’AdBlock).

*La poesia “Gol” di Umberto Saba fa parte della raccolta del “Canzoniere”
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla- unita ebrezza - per trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte.