Il guerriero Vojvoda per rilanciare il Toro
Mërgim Vojvoda non ha la volontà di sorridere spesso, forse perchè la sua vita non è stata facile in Kosovo, come lui stesso ha ammesso nella presentazione che ha fatto Sky Sport. "In ogni partita con il Kosovo mi immagino di essere di nuovo in guerra. Divento un soldato che deve difendere il suo paese". Bene, il Toro che l'ha soffiato all'Atalanta, avrà un guerriero in squadra. Oggi è atteso a Torino dopo che Cairo è riuscito a strapparlo allo Standard Liegi per 5.5 milioni più bonus.
Così racconta la sua avventura personale, quando i genitori sono fuggiti dalla guerra del Kosovo, scappando in Germania, dove è nato Mërgim, prima che il governo li rimandasse nuovamente a casa.
"Abbiamo vissuto nei boschi per diversi mesi per sfuggire alle bombe. Abbiamo viaggiato sui trattori, ci siamo nascosti tra i sacchi di grano. Abbiamo dormito sotto le stelle, lottando contro fame e sete".
Dopo una serie di altri guai famigliari, il neo granata, dopo essere arrivato prima in Repubblica Ceca, e in seguito dalle zie in Belgio, scopre la passione per il calcio, fino ad arrivare allo Standard a 16 anni, a 18 anni firma, tra le lacrime di gioia, il suo primo contratto da professionista. Ma le cose non vanno ancora come vorrebbe, perchè non esordisce con la prima squadra, ma viene mandato in prestito, prima al Sint-Truiden nella Serie B belga. Lo Standard gli promette che quando tornerà farà parte della prima squadra, ma non sarà così, almeno non subito.
Nel 2015 il proprietario dello Standard, Roland Duchâtelet, businessman e politico belga, decide di spedire il giovane giocatore nel suo club tedesco del Carl Zeiss che però gioca in quarta serie. Una botta di pessimismo ma crescerà invece come uomo, come lo stesso difensore ha detto: "Dovevo contare i centesimi nel portafoglio a fine mese. Abitavo in un hotel fatiscente, in condizioni che nessun altro calciatore avrebbe mai accettato. Ma era importante, a quel punto, uscire dalla mia comfort zone e scoprire che il calcio è giocato prima di tutto da uomini". Oltre a giocare 27 partite, la squadra in Coppa di Germania eliminerà l'Amburgo prima di perdere contro lo Stoccarda.
In seguito verrà mandato in prestito al Mouscron, ma nella Jupiler Pro League, dove il neo granata comincia a far vedere il suo talento, disputando tre stagioni da protagonista, collezionando 31, poi 33 e infine 39 presenze. A questo punto convince lo Standard a prenderlo in considerazione e nella stagione 2019/20 riesce a giocare 30 match, meritandosi le considerazioni della nostra Serie A.
Il suo ruolo principale è quello di terzino destro, ma può giocare anche a sinistra o come centrale.
Da considerare che il 25enne è ormai una star in Kosovo e Vojvoda dice di sè: "Sono un po' come Hazard in Belgio".
Per la cronaca non ama la Serbia e, per tornare in Kosovo, preferisce allungare per la Croazia e il Montenegro, piuttosto che passare dalla Serbia, dove risparmierebbe otto ore di viaggio.
Adesso ha un altro compito, far sognare i tifosi granata.