Il dopo Bianchi è un altro nodo cruciale del mercato granata

Il capitano con il Catania giocherà l'ultima partita con il Torino. Trovare il sostituto di Bianchi non sarà facile per il club granata, anche perché chi arriverà non dovrà far rimpiangere Rolando.
17.05.2013 11:44 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il dopo Bianchi è un altro nodo cruciale del mercato granata
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il giorno dell’addio inesorabilmente si avvicina, dopo cinque anni il capitano del Torino si appresta a salutare i suoi tifosi. Domenica sera con il Catania, se sarà schierato da mister Ventura, sarà la sua ultima partita con la maglia granata e dal primo luglio nulla più lo legherà al Torino, se non l’affetto reciproco per i suoi ex tifosi. Gli addii mettono sempre tristezza, tanta o poca dipende dall’intensità del rapporto che c’era. Sicuramente non tutti nel Torino saranno dispiaciuti del divorzio dal capitano, così come una parte dei tifosi, pur riconoscendoli meriti per i gol segnati e per la serietà professionale, non sarà così dispiaciuta di non vederlo più dalla prossima stagione.

Lasciando stare le valutazioni sentimentali, una cosa è certa: sostituirlo non sarà facile. Nonostante Bianchi non sia l’attaccante adatto al gioco di Ventura, il capitano è quello che quest’anno ha segnato più di tutti, dieci reti che potrebbero comunque essere incrementate con il Catania. Il bottino non è stato di quelli stratosferici, però non sempre il giocatore è stato schierato e sicuramente il gioco della squadra non lo ha favorito, ma per onestà bisogna anche dire che in alcune occasioni è stato lui a sbagliare il tiro finale. E’ indubbio quindi che la società dovrà reperire un sostituto che renda almeno un po’ più di Bianchi, altrimenti i rimpianti per non averlo più potrebbero crescere nel corso del prossimo campionato e ritorcersi contro chi all’interno del club non era un suo estimatore.

Trovare una punta che sia abbastanza prolifica, che abbia le caratteristiche tattiche richieste da mister Ventura e che abbia un costo e un ingaggio compatibile con i parametri del Torino non è facile. Puntare su giocatori scommessa perché non si sono mai cimentati con il campionato italiano o perché sono giovani sarebbe un azzardo che potrebbe rendere l’obiettivo, parte sinistra della classifica, arduo da raggiungere. Stesso discorso vale per calciatori che in questa stagione o per infortuni o perché non rientravano appieno nei programmi della società o dell’allenatore hanno calcato poco i campi di gioco. L’ideale sarebbe trovare un Klose (malgrado qualche acciacco al primo anno alla Lazio in campionato ha realizzato dodici reti in ventisette gare e nel secondo ha segnato a oggi quindici gol per un totale di ventotto partite disputate) che ha esperienza, cultura del lavoro, visione del gioco e capacità balistiche non indifferenti. Certo non è facile trovare un giocatore come Klose, perché calciatori con le sue caratteristiche vanno in club con aspirazioni maggiori rispetto al puntare al decimo posto e per quanto si sacrifichino per la squadra non possono votarsi troppo al lavoro di copertura sottraendo energie alla loro natura di bomber e rischiare così di essere poco incisivi sotto porta, però muovendosi per tempo e investendo il giusto non è impossibile per il Torino trovare un sostituto di Bianchi che non lo faccia rimpiangere.

 

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