I risultati iniziali del Torino sono buoni ma la squadra può dare di più

L’approccio con il Verona è stato negativo e non ha soddisfatto Ventura. La squadra granata ha margini di crescita e il potenziale per raggiungere obiettivi importanti.
15.09.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
I risultati iniziali del Torino sono buoni ma la squadra può dare di più
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino è secondo in classifica e ha iniziato la stagione bene con tre vittorie, una in Coppa Italia, e un pareggio, quindi pretendere che dia di più potrebbe sembrare eccessivo e ingiusto, ma non è per nulla così, infatti, è quello che chiede anche mister Ventura. In fin dei conti la squadra, a prescindere dai risultati ottenuti, ha rimontato con Pescara, Frosinone e Fiorentina riuscendo sempre a vincere le partite e ha avuto un approccio negativo, soprattutto nel primo tempo, con il Verona e per due volte è andata in svantaggio riuscendo poi a riacciuffare il risultato. Non può sempre andare bene, ecco perché é giusto pretendere di più, anche perché la squadra oggettivamente può dare di più.   

La prestazione della sua squadra con l'Hellas Verona non è piaciuta a Ventura soprattutto nei primi quarantacinque minuti: “Il primo tempo non è stato buono per approccio e personalità. Abbiamo fatto un passo indietro. Della partita con il Verona si può parlare d’impresa per la rimonta, che però non è stata figlia della prestazione. C’è stato un pizzico di mollezza e presunzione che ci ha fatto faticare. Avevamo la possibilità di compiere un passo avanti nella crescita e non l’abbiamo sfruttata. Gli infortuni non giustificano un primo tempo senz’anima: siamo in grado di fare meglio”. Fatta una disamina che non lascia dubbi sul pensiero dell’allenatore granata lo stesso mister ha puntualizzato perché si è espresso in tali termini: “Tutto questo non per criticare la squadra, ma per incentivarla. Se domani potrò essere un protagonista, oggi devo lavorare per diventarlo, impegnarmi avendo una determinazione feroce per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Queste parole sono la prova che l’asticella in casa granata è stata alzata e tutti ne sono consapevoli e che obiettivi, seppur non dichiarati pubblicamente, sono stati posti eccome. 

Un Torino che sa reagire e ribaltare o aggiustare la partita é positivo e significa che ha imboccato la strada giusta, però serve qualche cosa di più per non disputare parti di gara senza avere la capacità di sviluppare il proprio gioco e riuscire ad alzare il ritmo. Vedere gli attaccanti isolati là davanti e lasciati soli al loro destino, com’è accaduto, non è in linea con il conseguimento di obiettivi importanti. E per obiettivi importanti s’intende, a scanso di fraintendimenti e bandendo ciò che al momento sarebbe eccessivo chiedere, il quinto posto che permette l’accesso diretto alla fase a gironi dell’Europa League. Un approccio come quello avuto con il Verona, squadra ancora alla ricerca del giusto equilibrio, con formazioni più forti porterebbe quasi sicuramente a una sconfitta. Il Torino ha un assetto e un gioco ben precisi, ha margini di crescita consistenti poiché ha in rosa giovani di qualità, quindi può e deve dare di più.