Glik-Toro Parte Seconda, che sogno. Ma in A c'è chi ci ha già pensato

24.03.2020 14:48 di  Claudio Colla   vedi letture
Glik-Toro Parte Seconda, che sogno. Ma in A c'è chi ci ha già pensato
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Inequivocabilmente tra i simboli granata del decennio da poco conclusosi - e già fortemente rimpianto - il difensore centrale Kamil Glik ha certamente scaldato i cuori del popolo di fede Toro, accompagnando al suo augurio per le sorti dell'Italia l'apertura di una piccola finestra sul futuro, strizzando l'occhio a un'ipotesi, chissà quanto autenticamente traducibile in realtà, di ritorno sotto la Mole.

Arrivato a Torino nell'estate 2011, come scarto del Palermo, per meno di 2 milioni e mezzo, seguendo quel Ventura che gli aveva dato fiducia a un Bari poi retrocesso in Serie B, Glik, ripartendo dalla categoria cadetta, arrivò, in cinque stagioni, ad affermarsi, esclusi al limite i super-big, come uno dei difensori più ambiti della Serie A. Condizione che indusse il Monaco ad assicurarsi l'allora capitano granata per al cifra di 11 milioni di euro. Titolo nazionale e semifinale di Champions alla sua prima stagione in Francia, grazie anche all'esplosione di giovani leoni come Kylian Mbappé, Fabinho, e Bernardo Silva. Con Glik magari nella posizione di gregario, rispetto ai succitati emergenti e a nomi più altisonanti in squadra, ma solidamente titolare. Condizione che ha mantenuto anche negli anni a venire, lungo il progressivo tracollo della squadra, giunta a rischiare la retrocessione nel 2018/19. Ora, un contratto in scadenza nel giugno 2021

Ma la prospettiva di un rientro in Italia non è affatto nuova, se non nell'immaginario del tifoso granata che, soprattutto in tempi di netto calo nel rendimento di Izzo, guarda con rimpianto agli anni d'oro del ciclo targato Ventura. E al nazionale polacco, uno dei suoi volti più rappresentativi. In particolare tra fine 2017 e inizio 2019, Glik era stato accostato a numerosi club di A: dal Milan in costante rifondazione, alla Lazio sempre in cerca di nomi solidi a costi non elevati, passando per la Roma, forse più in prospettiva Petrachi che altro, e per la Sampdoria. Credibili soprattutto le prime due ipotesi: Glik è un profilo che tuttora, forse con il limite legato all'età, e a patto di abbassarsi lo stipendio annuo, attualmente pari a 3 milioni e mezzo di euro (principio che vale, in ogni caso, per qualunque destinazione italiana), potrebbe interessare ai rossoneri, specie con Musacchio e forse Romagnoli in uscita. A Igli Tare, poi, Glik piaceva davvero; la scelta è però caduta, successivamente, su un leader difensivo dimostratosi decisamente all'altezza, come Acerbi, e su volti nettamente più giovani ed economici, come Luiz Felipe, Bastos, Wallace.

Tutte da verif​​​​​​icare eventuali altri piste, resta in piedi una certezza: rivedere Glik in granata è un bel sogno a occhi aperti. E, ove non fosse una soluzione ideale dal punto di vista tecnico, né sotto il profilo economico, rimarrebbe, senza dubbio, un'ipotesi alquanto suggestiva.