Gli intenti di Cairo, se confermati, preludono a una vera svolta nel mercato del Torino

Operare velocemente perché grazie agli osservatori il Torino nel momento opportuno sarà già pronto a fare un ottimo calciomercato.
09.05.2018 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Gli intenti di Cairo, se confermati, preludono a una vera svolta nel mercato del Torino
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Le parole del presidente del Torino Cairo, dette ieri e riportate oggi da Tuttosport a pagina ventitré, a margine del premio Facchetti indicano una vera svolta in positivo nel gestire il mercato: “Per quanto riguarda Belotti e Ljajic l’obiettivo è tenere entrambi, quello che conta maggiormente é ragionare insieme a Petrachi e Mazzarri e operare velocemente sul mercato. Ovviamente abbiamo osservatori in giro in tutto il mondo per tutto l’anno e quando sarà il momento saremo già pronti a fare un ottimo calciomercato, questa volta evitando di fare proclami ma cercando solamente di raggiungere gli obiettivi”.

Il concetto chiave è “operare velocemente sul mercato” che viene successivamente ribadito e di conseguenza sottolineato da “abbiamo osservatori in giro in tutto il mondo per tutto l’anno e quando sarà il momento saremo già pronti a fare un ottimo calciomercato”. Per una società che di solito ha tempi lunghi nelle trattative sia per cedere sia per acquistare giocatori e che di solito, con qualche eccezione, aspetta gli ultimi giorni di mercato per piazzare qualche colpo in entrata, non sempre particolarmente azzeccato, e, purtroppo, anche quale cessione importante si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione nel modo di agire.

Se le parole di Cairo sono vere e sono state riportate fedelmente, nulla fa credere ovviamente il contrario altrimenti dovrebbero arrivare smentite da parte del Torino Fc, c’è solo da attendere l’inizio ufficiale del calciomercato - i nuovi contratti potranno essere depositati dal tre luglio e fino al diciotto agosto - per vederle tramutate in fatti. Oltretutto di positivo dovrebbe anche esserci l’assenza di pantomime tira e molla sulla cessione dei big Belotti e Ljajic perché stante i loro contratti in essere con il Torino e la volontà della società di tenerli, che ha come conseguenza che Mazzarri abbia già detto che li vuole tra i confermati, solo i due giocatori potrebbero sparigliare le carte chiedendo esplicitamente la cessione. Ma nel caso non ci dovrebbe essere alcun problema poiché grazie alla rete di osservatori il Torino sarà già pronto a sostituirli.

L’unica nota non del tutto positiva delle parole del presidente del Torino è “questa volta evitando di fare proclami ma cercando solamente di raggiungere gli obiettivi”. Se da una parte evitare di fare proclami è condivisibile e giusto dall’altra se non fare proclami significa tacere sugli obiettivi può essere un alibi preventivo da tirarsi fuori al momento opportuno per poter dire che il raggiungimento di un certo posto in classifica non era un obiettivo o lo era solo di qualcuno, ma sottinteso non quello ufficiale e, quindi, non si può parlare di stagione non andata come si voleva o come speravano i tifosi. Magari con il tempo al Torino ci sarà una rivoluzione anche nel dichiarare gli obiettivi, al momento sarebbe già tantissimo che avvenisse quella dell’operare velocemente nel mercato, ovviamente anche allestendo una squadra di qualità superiore all’attuale perché così sarà stando sempre alle parole di Cairo dette nell’intervista in esclusiva a Tuttosport pubblicata il 25 aprile scorso: “Chi sottovaluta la mia ambizione commette un errore di valutazione, però, la dimensione di grande squadra si raggiunge passo dopo passo”. In quasi tredici anni da proprietario del Torino Fc Cairo ha avuto il tempo per fare tantissimi passi e di sicuro la sua ambizione non può accontentarsi di fermarsi al decimo posto.