Gli esperimenti critici di Lerda

01.05.2011 17:52 di Marina Beccuti   vedi letture
Gli esperimenti critici di Lerda
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© foto di Alberto Mariani

Il mister granata ci ha abituati a tutto, ad una partenza da dimenticare, ai dieci risultati utili consecutivi, ad un tremendo inizio di 2011, al suo esonero temporaneo di undici giorni, al ritorno con le tre vittorie consecutive che hanno riportato il Torino dalla decima alla quinta posizione ed infine il passo indietro delle ultime tre gare. Diciamolo che i playoff stanno diventando a rischio e non arrivarci sarebbe un flop colossale, il momento più basso della gestione Cairo.

Ciò che sorprende di Lerda è che sembrava aver imparato bene la lezione dopo il suo brevissimo esonero, invece ha nuovamente commesso errori di valutazione. La difesa la possiamo anche assolvere, se l'è cavata benino e c'era un'assenza pesante, quella di Ogbonna. Il centrocampo e l'attacco invece erano un'accozzaglia di giocatori che vagavano senza meta a tutto campo, nel senso che non c'era una minima convergenza di idee. Alla fine il mister ha buttato in mischia tutti gli attaccanti per un modulo suo personale, già visto in un paio di occasioni quest'anno: il 5-5, con Sgrigna, Iunco, Bianchi, Antenucci e Pellicori tutti assieme, alla spasmodica ricerca del gol che non è arrivato, ma forse andava rinforzato il centrocampo più che l'attacco. Gabionetta, che ha messo in mostra dei buoni numeri, come saltare l'uomo in talune occasioni e il gran tiro che ha quasi scheggiato l'angolo della porta, non è ancora entrato nei meccanismi della manovra e non ha mai crossato a dovere verso Bianchi e Antenucci, i quali sembravano due anime perse nel vuoto. E dire che il brasiliano doveva proprio lavorare per gli attaccanti. Antenucci si è reso protagonista di un gran tiro dai quaranta metri e poi basta, Bianchi è stato più reattivo, ha segnato il suo gol numero 99, su rigore, ma è rimasto troppo isolato per fare meglio e segnare il centesimo gol in carriera.

Non ci si può nemmeno attaccare all'arbitro, che questa volta è stato generoso con il Torino, il rigore poteva starci, anche se il mani non era netto, tuttavia la squadra granata non è riuscita ugualmente a vincere contro un'avversaria ridotta in dieci. I fischi dell'Olimpico sono tutti meritati. Ma perchè Cavanda non gioca? Mistero.