Gli attaccanti del Torino hanno segnato metà dei gol rispetto a quelli dell’Inter
All’andata fu due a due con il Torino che riuscì a rimontare l’Inter in casa sua, infatti, ai gol di Perisic e de Vrij risposero Belotti e Meïté. A segno quindi un attaccante per parte, Perisic e Belotti, e un difensore, de Vrij, e un centrocampista, Meïté. Il campionato era appena iniziato e tutte le squadre stavano scaldando i motori così come i singoli giocatori e Torino e Inter avevano iniziato perdendo rispettivamente uno a zero con Roma e Sassuolo e poi appunto pareggiando tra di loro. Da allora tanto è cambiato e l’Inter ha messo il turbo e non solo ha sorpassato il Torino, ma è schizzata decisamente in avanti così come hanno fatto i suoi attaccanti rispetto a quelli granata.
Ovviamente non stupisce il fatto che oggi l’Inter sia terza in campionato con quaranta punti e il Torino ne abbia tredici di meno e sia decimo con la Fiorentina a quota ventisette perché il divario sotto tutti i punti di vista con i nerazzurri è decisamente elevato. Anche il fatto che gli attaccanti di Spalletti abbiano segnato di più di quelli di Mazzarri non è cosa sorprendente perché basta confrontarne i nomi: da una parte Icardi (9 gol, tre su rigore), Perisic (3), Keita (4), Lautaro Martinez (3), Politano (2) e Candreva (1) e dall’altra Belotti (7, quattro su rigore), Falque (3), Zaza (1), Parigini (0), Edera (0), Damascan (0) e Millico (0). Ciò che invece un po’ stride è che gli attaccanti dell’Inter abbiano complessivamente messo a segno il doppio delle reti di quelli del Torino, 22 a 11. Il fatto che Spalletti utilizzi molto praticamente tutti gli attaccanti che ha a disposizione è normale poiché l’Inter è impegnata su tre fronti campionato, prima Champions ed ora Europa League e Coppa Italia, quindi, quasi tutti hanno collezionato parecchie presenze e anche un buon minutaggio, in campionato fa eccezione Candreva che ha all’attivo solo sette presenze per complessivi 302 minuti e in parte i giovani Lautaro Martinez e Keita con 13 (un problema al polpaccio lo ha tenuto fuori per una giornata) e 17 presenze (ha saltato l’ultima partita per infortunio) e rispettivi 502 e 756 minuti. Mazzarri finora ha puntato soprattutto su Belotti e Falque, 1901 minuti e in campo tutte le partite il primo e 1164 minuti in 16 gare il secondo che ha dovuto saltare tre partite per problemi fisici ed in una è stato tenuto in panchina dopo il rientro a seguito dell’infortunio, mentre Zaza è decisamente più distaccato anche perché quasi sempre utilizzato da subentrante, 913 minuti in 17 partite. Discorso differente per i giovani, Parigini e Edera utilizzati molto poco, rispettivamente 11 (288’) e 3 (90’) volte, ma ancor peggio è toccato a Damascan che non è stato mai mandato in campo, mentre Millico, della Primavera, solo nell’ultima partita con la Roma è stato per la prima volta convocato da Mazzarri.
Domenica sul far della sera, fischio d’inizio alle ore 18, al Grande Torino si potrà assistere al confronto diretto fra attaccanti granata e nerazzurri che dovranno fare la differenza perché sia il Torino sia l’Inter devono riprendere a marciare verso i rispettivi obiettivi, Europa League e Champions, dopo la battuta d’arresto degli uomini di Mazzarri con la Roma, sconfitti per tre a due, e il mezzo passo falso di quelli di Spalletti con il Sassuolo, pareggio a reti inviolate. Soprattutto a dare il meglio di loro stessi saranno chiamati Belotti e Icardi che in classifica marcatori non sono fra i migliori, infatti, il nerazzurro è in coda a Quagliarella, Ronaldo e Zapata, che guidano questa graduatoria con 14 centri, e anche Piatek (13), Immobile e Milik (11), mentre il granata è dietro oltre allo stesso Icardi e Caputo (entrambi a quota 9) anche a Mandzukic e Mertens (8).
Comunque a dover dare importanti segnali sono soprattutto gli attaccanti del Torino poiché solo con i loro gol la squadra può tornare in carreggiata e riemergere dal pantano di metà classifica, in fin dei conti il distacco dal quinto posto occupato dalla Roma è abbastanza contenuto, sei lunghezze, quello dal sesto dove c’è la Lazio cinque e dal settimo appannaggio dell’Atalanta quattro, ma vanno superate prima di tutto Fiorentina, Parma e Sampdoria. Non tutto è ancora perduto, ma l’accelerata deve arrivare già con l’Inter anche se il divario è notevole, però, proprio questo dovrebbe stuzzicare il Torino e in particolare i suoi attaccanti.